Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

No ai venditori senza regole nelle vie del centro

Fonte: L'Unione Sarda
28 novembre 2011

Commento

Arriva la macchina della polizia municipale e gli ambulanti scappano. La macchina se ne va e gli ambulanti tornano. A decine, sui marciapiedi del Largo Carlo Felice.
I commercianti protestano, e hanno ragione. Subiscono un giorno sì e l'altro pure severi controlli degli uomini in divisa, spesso vengono costretti a pagare multe stratosferiche che semmai, anche se hanno ragione, sono soldi che non vedranno mai più. E che accade? Che, vendendo articoli di tutti i tipi, scarpe, maglie, sciarpe, borse, tutto taroccato, gli ambulanti non pagano dazio e sono liberi di fare quello che vogliono. Sono dei poveracci, è vero: ma è pure vero che c'è chi paga le licenze, chi rilascia gli scontrini e poi, anche durante le feste di Natale, si ritrova i negozi vuoti. Hanno protestato i commercianti, dicevamo, e non hanno tutti i torti. Ne va della loro sopravvivenza. Almeno in centro, dicono, cerchiamo di salvare Cagliari, questione di dignità. E di concorrenza sleale.
Ci appare poi curioso il tocca e fuggi della polizia municipale, che semmai staziona in Piazza Yenne e di quello che accade a poco più di cento metri sembra disinteressarsi. Prima domanda: da dove arrivano i prodotti taroccati? Seconda domanda: chi gestisce questo poderoso traffico sfruttando gli immigrati che seduti per terra col sole, la pioggia o il vento, di mattina e alla sera, sono sempre lì e ognuno nello stesso posto? Chi difende i commercianti che dicono di essere stati anche minacciati per aver chiesto di avere libero l'ingresso del negozio? Chi sa, risponda.