Teatro Civico
L’ASSEMBLEA Dai residenti una richiesta: basta locali notturni
IL LABORATORIO Assemblea molto affollata a Castello per il rilancio del quartiere: chiesti più servizi e meno disco-bar
Terza riunione per decidere le politiche di sviluppo del quartiere Castello: come sempre al teatro Civico, sede del laboratorio voluto dall’am - ministrazione comunale per accogliere le proposte dei residenti. Il tema era il rilancio delle imprese artigianali e commerciali. E vista la partecipazione, almeno una settantina di persone, l’argomento era molto sentito, specie per l’aspetto che tocca la gestione dei locali della movida. In molti se la sono presa con il circolo privato di piazza San Giuseppe, contro il quale sono state presentate numerose denunce per atti di vandalismo e decibel sparati a tutto volume. L’assessore alle Attività Produttive Barbara Argiolas: «I locali notturni possono benissimo convivere con il riposo dei cittadini, basta rispettare le regole. È chiaro che la musica a tutto volume è fuori luogo nelle strade strette del quartiere. Per quelli ci vogliono altri spazi, fuori dalla città». Altro nodo centrale della riunione era quello del rilancio delle imprese artigianali. Mercedes Mariotti, ex artigiana: «Un tempo in via Lamarmora c’erano 45 botteghe: sono scomparse tutte, i costi sono alti». Ma il problema, come ha sottolineato Raffaele Puddu, «è capire che tipo di vocazione si deve dare al quartiere: i laboratori degli artigiani mancano perché c’è difficoltà nel raggiungere la zona». Per Franco Mannoni: «Ci vogliono più spazi per la cultura, non può essere solo una discoteca». La riposta dell’assessore: «Per il rilancio del quartiere dal punto di vista commerciale bisogna renderlo più abitabile e competitivo con servizi specifici. Bisogna pensare anche ad alternative in spazi finora poco utilizzati. Giusto dare più spazio alla cultura anche con iniziative di un certo tipo». Il prossimo e ultimo appuntamento è per venerdì 16, oggetto: posteggi e ztl.
F. O