KARALIS ARENA
di Marcello Zasso marcello. zasso@ sardegnaquotidiano. it
«Noi andiamo avanti per la nostra strada perché siamo sicurissimi di avere ragione». La Sogaer non si ferma di fronte alla diffida di Massimo Cellino, pronto a chiedere alla Sogaer i danni per l’eventuale perdita dei 16 milioni promessi dal Credito sportivo per il nuovo stadio. «Abbiamo dato mandato al nostro legale di intraprendere tutte le azioni per tutelarci nelle sedi opportune». Il presidente della Sogaer Vincenzo Mareddu spiega le decisioni prese ieri dal Consiglio di amministrazione della società che gestisce l’aeroporto di Elmas. La Sogaer e la Sgs, legata al presidente del Cagliari, hanno in comune l’interesse sull ’area di Santa Caterina che confina con l’aeroporto.
«LA COMPRAVENDITÀ È NULLA» «Per noi il passaggio di proprietà dalla società Santa Caterina alla Sgs di Cellino è nullo, l’area non è sua perché quella compravendita non si è mai completata - spiega Enrico Aymerich, vice presidente della Sogaer - quindi resta valida la nostra posizione sul preliminare di vendita». Invece il patron rossoblù è convinto dell’opposto: quell’area è di sua proprietà perché la Sogaer non ha mai perfezionato l’acquisto dell’area in cui vorrebbe far sviluppare l’ae ro p o rto. Due posizioni inconciliabili, sembra difficile che si possa trovare un’intesa. «Da parte nostra non c’è nessuna conflittualità - precisa Mareddu - l’unico obiettivo è quello di trovare una soluzione, noi rappresentiamo un’azienda ad interesse pubblico e dobbiamo tutelare gli interessi della collettività. Per questo abbiamo deliberato di dare mandato al legale per le azioni più opportune». Un voto che non è arrivato all’u n a n imità dal cda. «Maggioranza assoluta », precisa il presidente Sogaer. Solo un consigliere non ha votato a favore.
LA REGIONE NON CI STA L’unico è stato il rappresentante della Regione Pino Boi, assessore dell’Udc alle Politiche sociali del Comune di Quartu. Boi lavora al Casic ed è stato nominato nel Cda della Sogaer dall’allora assessore regionale ai Trasporti Liliana Lorettu che, a sua volta, era entrata in Giunta in quota Oppi. E proprio il leader dell’Udc da assessore all’Ambiente ha portato sul tavolo dell’esecutivo Cappellacci la delibera che ha evitato la valutazione di impatto ambientale per l’inter vento di Cellino nell’area di Santa Caterina. La questione sulla proprietà di questi ambiti terreni è complessa e anche la Procura cerca di ricostruire tutti i passaggi con l’apertura di un apposito fascicolo da parte del Pm Emanuele Secci. Il presidente del Cagliari ha scritto ai membri del cda della Sogaer per rivendicare la proprietà dell’area contesa e minacciato di chiedere alla società dell’aeroporto i 16 milioni di euro ricevuti come finanziamento per la costruzione della Karalis Arena. «Anche noi abbiamo ricevuto dei finanziamenti per i nostri progetti su quell’area - ricorda il vice presidente della Sogaer - ma sono convinto, vista la complessità della vicenda, che Cellino potrà ottenere una proroga sul mutuo e non perdere i fondi così come penso che lo stesso avverrà per i nostri finanziamenti. Bisogna vedere chi ha ragione, e noi siamo convinti di averla». La Sogaer ha intenzione di andare avanti per la sua strada e non fermarsi di fronte alle rivendicazioni di Cellino.
«AVANTI, CON BASSO PROFILO» «Abbiamo deciso di mantenere un basso profilo su questa vicenda - spiega Vincenzo Mareddu al termine della lunga seduta del Cda - ma abbiamo intrapreso questa strada e indietro non si torna. Fermo restando che al di sopra di questa questione c’è l’insormontabile vincolo dell’Enac ». L’Ente nazionale dell’aviazione civile ha introdotto un regolamento che prevede il controllo su un raggio d’azione di un chilometro intorno alle piste degli aeroporti. Un atto che è caduto come una tegola sul progetto di realizzare la Karalis Arena a ridosso dello scalo. Il progetto di Cellino aveva già subito una sostanziale modifica perché all’inizio lo stadio era stato previsto quasi al confine con la pista, poi era stato spostato più indietro. Una soluzione che sembrava escludere potenziali conflitti con la vicinanza all’aeroporto, ma il super-vincolo imposto dall’Enac comprende tutta l’area e, di fatto, renderebbe impraticabile la costruzione del campo per le partite del Cagliari. «Dietro al progetto dello stadio ci sono alberghi, servizi commerciali e altro: una logica imprenditoriale più che legittima nella concezione moderna dello stadio: ma perché farlo vicino all’aeroporto? », si chiede il vice presidente della Sogaer Eugenio Aymerich. «Ci sono tanti altri Comuni disponibili a trovare un’area alternativa per ospitare uno stadio modulare, fatto per essere montato dappertutto - conclude Aymerich - ma l’attenzione è su quei terreni su cui noi abbiamo deciso di puntare per lo sviluppo dell’aeroporto. Sono sicuro che ci siano tanti interessi economici dietro un intervento urbanistico di quella portata, che vanno al di là delle semplici partite di pallone».