Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I “nonnini” del verde: «L'amministrazione non ci ha pagato»

Fonte: L'Unione Sarda
19 marzo 2012

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Due mesi di lavoro
 

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Sarà per via della crisi, o della burocrazia farraginosa. Fatto sta che il progetto “Nonno Tutore del Verde” è stato messo in stand by dall'amministrazione comunale, fino a quando non si sa.
E intanto gli anziani coinvolti, 92 fra donne e uomini, aspettano sia di poter essere reinseriti nel progetto che di poter ricevere le mensilità di dicembre e gennaio - complessivamente 200 euro appena, ma che sommati alla pensione minima forniscono un prezioso supporto. La denuncia arriva dall'associazione culturale onlus “La Radice”, con sede in via Mameli, che fin dal 2005 mise in essere il progetto. Prevede la copertura di 11 piazze della città, situate in sei circoscrizioni, tutelate da “nonni” di età compresa fra i 60 e gli 80 anni. «La loro presenza costante offriva un deterrente per i bulli di quartiere, i tossicodipendenti e chiunque intendesse deturpare il verde pubblico - spiega il presidente dell'associazione Lino Marrocu - senza contare che preveniva l'isolamento dell'anziano favorendone l'inserimento nella società».
Alla consueta richiesta di proroga del servizio al Comune, inoltrata a metà dicembre 2011, questi avrebbe risposto solo a fine gennaio scorso con un secco “no”. Da allora gli anziani hanno manifestato più volte in via Roma, hanno chiesto e ottenuto di incontrare il sindaco e l'assessore ai Servizi Sociali, Susanna Orrù, ma dei soldi e del reintegro neppure l'ombra. Non solo: il Comune avrebbe anche bocciato il rendiconto annuale dell'associazione, lo stesso presentato ogni anno e ogni anno approvato. «Contestano il punto 5 del capitolato, cioè la residenza fuori città di alcuni anziani e l'età fuori dal target - prosegue Marrocu - e per certi versi hanno ragione. Ma quando noi proviamo a contestare al Comune che il progetto ha valenza biennale, come scritto sul capitolato al punto 2, e non annuale, ci rispondono con queste testuali parole: “è stato un mero errore materiale”».
«Gradiremmo maggiore trasparenza in merito al progetto: se il capitolato vale per noi, deve valere anche per loro, e se vogliono gestire autonomamente il progetto, facciano pure. Purché diano risposte concrete ai 92 anziani in merito al loro futuro. E compensino la loro opera svolta per due mesi in giro nelle piazze, che ora son tornate deserte e degradate».
Michela Seu