Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

SULLO STADIO IL COMUNE STA IN SILENZIO

Fonte: Sardegna Quotidiano
22 marzo 2012

 

di ANTONELLO GREGORINI

Il problema dello stadio Sant ’Elia tocca la sensibilità del popolo cagliaritano più di ogni altro argomento. Per quanto la politica abbia sin qui tentato di lavarsene le mani ora non può più fare a meno di occuparsene. Nell ’entrata a gamba tesa sulle politiche urbanistiche cagliaritane, a opera del presidente Soru nel 2006, oltre le partite di Tuvixeddu, del Campus universitario e del metrò, si giocò anche quella di Sant’Elia. Quella volta si trattò di un vero e proprio esercizio pittorico, a cura di un’archistar olandese, chiamata a elaborare un master plan che previde l’abbattimento dello stadio vecchio e la costruzione del nuovo, sul mare di fianco al Betile. Si può non essere d’accordo, come lo scrivente, con quella previsione, bisogna però riconoscere a Soru il carattere di chi sa prendere le proprie responsabilità, si espone e propone. La chiamata di correità che Zedda ha fatto a Cappellacci è, in questa prospettiva, del tutto paradossale e denuncia la mancanza di un decisore analogo al precedente in Regione ma, di converso, la riflette anche sulla poltrona di via Roma. Di là dalle questioni di merito poco importa, però, al popolo dei tifosi cagliaritani, a questo punto, di chi siano le responsabilità e del perché il raffreddore iniziale sia diventato broncopolmonite. Pretendono una cura efficace. Pretendono un piano risolutivo. Sullo stadio Sant’Elia manca una presa di posizione esplicita del Comune che, come per altre vicende, non formula una propria proposta ma recita il mantra del “problema ereditato”. Stare al tavolo delle trattative ponendosi in posizione difensiva e aspettando le proposte di Cellino significa giocare a poker nella posizione del morto. Il buon Cellino ha peraltro già fatto un tentativo di svincolarsi dalle melasse politiche e, purtroppo per tutti, è entrato in una rete ancor più intricata di quella da cui fuggiva. Che può fare, quindi, l’amministrazione di via Roma? Chiama il nemico politico Cappellacci giustificando la richiesta di Sos con l’inadeguatezza della precedente giunta di centrodestra? Oppure si arma di tecnica creativa e progetta un piano risolutore che, necessariamente, deve essere a costo zero data l’esiguità dei fondi in bilancio? La differenza fra un leader, un manager, un successo e una sconfitta, si vede proprio in queste occasioni: dalla capacità di trasformare la difficoltà in opportunità e di fare di necessità virtù.

Polo Civico Cagliari