Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Autobus notturni? Se la polizia aiuta»

Fonte: La Nuova Sardegna
21 maggio 2012

 
Il direttore del Ctm spegne gli entusiasmi: «Troppo rischioso Nessun autista può lavorare senza un agente a bordo»

l’esperimento

Via all’onda verde per i mezzi in ritardo




Intanto è partita l’onda verde dei semafori per far viaggiare più velocemente nel caos del traffico i mezzi del Ctm. Per ora funziona su tre direttrici, che compendono zone ad alta densità di traffico come via Sonnino, via Bacaredda, piazza Repubblica, piazza Costituzione, viale Trieste, via Dante, viale Bonaria e piazza Deffenu. Sono i conducenti, attraverso una rete gps, a chiedere la precedenza alla centrale che gestisce i semafori e li «apre» se il bus è in ritardo sull’orario di arrivo alle farmate. Per ora il servizio è in fase di sperimentazione.
CAGLIARI Autobus notturni? Non se ne parla neanche, almeno non senza la polizia a bordo. La risposta, chiara e definitiva, arriva da Ezio Castagna, manager di ferro che ha trasformato il più sgangherato e inefficiente dei servizi pubblici della città in un sistema di trasporto fra i migliori d’Italia. La proposta, non certo nuova, di offrire navette puntuali ai giovani nottambuli è partita dai banchi dell’opposizione in consiglio comunale ed è legata strettamente alle esigenze di sicurezza. Ma è proprio sul problema della sicurezza che l’idea è destinata a naufragare: «Chi sale su un pullman dopo mezzanotte in genere non ha bevuto acqua minerale - spiega il direttore generale del Ctm - e a nessun conducente dell’azienda può essere imposto di gestire situazioni a rischio. Quindi senza la presenza su ogni mezzo di personale titolato a garantire la vigilanza ed eventuali interventi, un servizio del genere è improponibile». Nessun margine: servono guardie a bordo. Ma proviamo comunque a immaginare come potrebbe funzionare una linea notturna se fosse possibile realizzarla. E’ sempre Castagna a parlare: «Oggi i bus del Ctm viaggiano dalle quattro del mattino alle ventitrè e trenta, si tratterebbe di andare avanti fino all’una dopo mezzanotte sulla linea Poetto-piazza Matteotti. Si potrebbe fare solo con le forze dell’ordine a bordo e sulla base di un accordo sindacale da firmare col personale del Ctm, perché a quell’ora il contratto prevede il riposo. E’ chiaro che a condurre i mezzi dovrebbero essere autisti volontari, un impegno del genere non si può imporre con un ordine di servizio. Ma so già che cosa mi direbbero, perché chi lavora nelle ore notturne conosce bene la situazione e sa che non è certo rose e fiori». C’è poi un problema di costi: «Quando abbiamo garantito il servizio per il Contest – avverte Castagna – la sera hanno viaggiato ottanta pullman, che hanno trasportato complessivamente 1200 persone e hanno pagato il biglietto in ventisei. Anche a Milano hanno sperimentato un servizio del genere e su 56 mila passeggeri hanno incassato il corrispettivo di 516 biglietti. D’accordo che si tratterebbe di un servizio pubblico, ma nessuno ha stabilito che il trasporto delle persone si debba offrire gratis». Un’alternativa forse ci sarebbe: «Ho lanciato l’idea qualche anno fa - ricorda Castagna – quando il problema dei ragazzi che si muovono di notte è esploso in tutta Italia. Penso a un accordo con i tassisti, che coprano le ore notturne a tariffe agevolate per chi è abbonato al Ctm. Poi l’azienda verserebbe la differenza agli operatori privati. Neppure questa è una novità, il sistema dei taxi collettivi è stato sperimentato in diverse città europee, solo che a Cagliari l’idea non sembra che sia piaciuta molto». Nessuna speranza, dunque: per quest’estate dovremo aspettarci il solito turbillon di traffico notturno ad alto tasso alcolico, con tutte le conseguenze che comporta. Forse basterebbe andare a piedi. O è troppo faticoso?