Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Un pezzo d'Isola al Giubileo

Fonte: L'Unione Sarda
5 giugno 2012

Il carosello dell'Arma vola in Inghilterra grazie al lavoro del consolato britannico
 

Nasce in città lo show dei carabinieri a cavallo per Elisabetta II
Tutto è iniziato tre anni fa, quando il duca di Kent Micheal Windsor, cugino della regina, venne invitato ad assistere alla festa di Sant'Efisio. Tra i vari spettacoli, il membro della famiglia reale britannica apprezzò il carosello dei carabinieri a cavallo.
«Il principe rimase affascinato: l'idea di far esibire il quarto reggimento a cavallo dell'Arma è nata in quell'occasione», racconta ora Rebecca Lewis. È stata lei a fare in modo che il carosello diventasse un omaggio ai sessant'anni di regno di Elisabetta II, che proprio in questi giorni ha festeggiato il Diamond Jubilee, il giubileo di diamante.
I carabinieri si sono esibiti il 13 maggio di fronte alla regina sulle note di “Caruso”, intonate dal gruppo internazionale “Il Divo”, nel piazzale del castello di Windsor: i cavalieri dellì'Arma hanno messo in pratica alcune figure del carosello storico, che dopo 31 anni (l'ultima volta fu nel 1981) è stato organizzato di nuovo in trasferta. Rebecca Lewis spiega che non è stato semplice: «Il viaggio è stato sponsorizzato dalla Ferrari: grazie al presidente Montezemolo siamo riusciti a portare in Inghilterra 88 cavalli e 110 carabinieri». Un lavoro facilitato anche dall'intervento del console inglese a Cagliari, Andrew Graham: «Il consolato è stato di grande aiuto e supporto durante il progetto».
Tanti cavalli del quarto reggimento sono di razza anglo-arabo-sarda: in Inghilterra, nei giorni in cui i cavalieri si sono esibiti in onore della regina Elisabetta, è volato anche un veterinario sardo, il direttore Dipartimento sardo per la ricerca dell'Incremento ippico, Raffaele Cherchi. «Anche lui è venuto a Windsor insieme a un suo assistente, per promuovere la razza anglo-arabo-sarda», aggiunge Rebecca Lewis. L'esibizione dei carabinieri è stata talmente apprezzata da spingere il duca di Kent a scrivere una affettuosa lettera di ringraziamento. ( m.r. )