Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

“Genova 2004” attirò 2,8 milioni di visitatori

Fonte: L'Unione Sarda
16 ottobre 2008

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Quasi 450 eventi visitati ogni giorno da almeno 8000 persone, due milioni e 800 mila visitatori, 220 milioni di euro di indotto generato, una maggiore visibilità a livello europeo e mondiale, restauri e miglioramento delle infrastrutture. E, soprattutto, un risultato intangibile ma ritenuto dalle autorità locali tra i più importanti: la cancellazione, almeno in parte, dell'etichetta di città di passaggio e l'affermazione come luogo di arte e cultura. Questi, secondo un'indagine di Demoskopea, gli effetti che Genova ha ottenuto in qualità di Capitale Europea della Cultura, nel 2004. Quattro anni prima fu Bologna - ma nel 2000 il capoluogo emiliano fu un compagnia di Reykjavík (Islanda), Bergen (Norvegia), Helsinki (Finlandia), Bruxelles (Belgio), Praga (Repubblica Ceca), Cracovia (Polonia), Santiago de Compostela (Spagna), Avignone (Francia) - nell'86 toccò a Firenze.
L'indagine dell'istituto demoscopico ha evidenziato anche che la spesa media dei visitatori non genovesi è stata di circa 84 euro al giorno, che la permanenza media dei visitatori è stata di 1,7 giorni, che l''indotto generato dagli eventi monitorati (senza incassi da biglietteria) è stato di 66.903.989. Che gli incassi da biglietteria degli 11 eventi monitorati sono stati pari a 4.381.022 euro.
Promosso dall'Unione europea e nato come un tentativo di risvegliare un'identità europea diffondendone i simboli, ma rispettando i contenuti delle culture nazionali e soprattutto locali, l'evento non porta necessariamente quantità elevate di fondi pubblici. Infatti l'Ue - è scritto nell'atto del Parlamento europeo che nel '99 ha istituito l'iniziativa - «può fornire» (non deve) un contributo finanziario.

16/10/2008