La scuola civica lamentava l'arrivo di pochi fondi
Il Tar sospende l'efficacia delle decisioni prese dalla Provincia sulla ripartizione dei contributi per l'anno scolastico appena terminato e la Scuola civica di musica, che non aveva nascosto il disappunto per le cifre a lei destinate (poco più di 72 mila euro), canta vittoria, anche se la diatriba va ancora discussa nel merito: «La Provincia», sottolinea Maurizio Porcelli, presidente della Scuola, «doveva applicare le direttive della Regione, dalla quale ha ricevuto la delega per la gestione dei contributi in favore delle scuole di musica secondo la continuità didattica e i parametri definiti in legge; invece ha inspiegabilmente aggiunto criteri nuovi in contrasto con la normativa regionale vigente. La decisione di escludere i comuni sedi di Conservatorio musicale, e nella nostra Provincia l'unico è quello del capoluogo, dalla ripartizione delle risorse per il 56,99 per cento, è punitivo per la sola nostra Scuola di musica».
Ora la decisione del Tar, «della quale ci ha informato l'avvocato del Comune Genziana Farci», rimette - forse - tutto in gioco. Oggi il presidente della scuola, convocato da quello della Commissione cultura, si recherà nei locali della Provincia per un incontro sulla situazione. «Ringrazio il presidente», afferma Porcelli, «per l'attenzione mostrata in questo procedimento». Il presidente si augura poi che «questo sia l'inizio di un dialogo che porti al rispetto delle regole esistenti e all'eventuale coordinamento per il futuro della scuole musicali del territorio senza sgambetti e sgradite sorprese, soprattutto quando l'anno scolastico è già terminato e le risorse già programmate e spese».
16/10/2008