Intesa per la scommessa del futuro. Zedda: «Inseriremo il Poetto»
Area protetta da Molentargius a Villasimius
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Da Molentargius sino a Villasimius, un unico grande parco che esalti la vocazione ambientale e turistica della Sardegna meridionale. L'unione fa la forza e le aree protette potrebbero rivelarsi una scommessa vincente anche sotto il profilo dello sviluppo economico del territorio. Va in questa direzione il protocollo d'intesa siglato all'edificio Sali scelti di Molentargius, con le firme del sindaco Massimo Zedda, del presidente dell'Ente parco Mauro Contini, del primo cittadino di Villasimius Salvatore Sanna e di Ignazio Tolu, assessore provinciale all'Ambiente.
Le amministrazioni lavoreranno fianco A guidare i lavori un'unità di coordinamento, col supporto dei rappresentanti tecnici. «Predisporrà tre programmi, a breve, medio e lungo termine relativi alle attività che poi svolgeremo congiuntamente», spiega Contini.
Durerà due anni, ma è solo il primo passo. L'obiettivo è ben più ambizioso. «Puntiamo a considerare con continuità tutta l'area che va da Domus de Maria e parte da Gutturu Mannu, e arriva a Villasimius passando per Cagliari», anticipa Sanna. «Un sistema di aree protette che riguardi l'intero Golfo di Cagliari sia un evento straordinario, permetterebbe di rianimare l'economia della Sardegna». I progetti sono tanti: «L'idea è di comprendere, un domani, anche il Poetto e l'Ippodromo», aggiunge Zedda. Il progetto di legge istitutivo di Molentargius prevedeva l'inserimento il Poetto. «Il consiglio comunale di Cagliari approvò un ordine del giorno escludendolo dalla perimetrazione del compendio di Molentargius», ricorda il primo cittadino di Villasimius. Il parco attualmente non ha uno sbocco sul mare. «Seppur in maniera artificiosa con questo protocollo ora lo ha».
Per il futuro si pensa anche a Monte Urpinu, Calamosca, Sant'Elia e alla Sella del Diavolo. «Mettendoci insieme potremmo promuovere il parco a livello europeo e magari avere accesso a un canale privilegiato di finanziamento», fa notare Zedda. «È un passo molto importante». Tolu è soddisfatto: «Abbiamo perso molto tempo e rischiato di danneggiare un patrimonio naturalistico di immensa importanza». Sembra che il Parco dopo mille vicissitudini cerchi di risollevarsi. «Sebbene l'area protetta stia attraversando un momento difficile, è importante fare scelte di questo tipo», dice il sindaco di Quartu. «Inseriamo anche i sette fratelli, Castiadas e Santa Gilla», propone Tolu. Ma tornando al presente, «ora sta a noi giocar bene questa partita». L'opportunità è stimolante. Il tempo parlerà.
Sara Marci