A San Michele le celebrazioni ufficiali: polemiche sulle auto blu
Folla nei cimiteri, pochi affari per i fiorai
Nell'anno della crisi, anche i fiori per i morti sono un lusso. Tanti ieri chiedevano lo sconto all'ingresso dei cimiteri e il più delle volte venivano accontentati. «La gente è in seria difficoltà, perciò abbiamo deciso di mantenere gli stessi prezzi dell'anno scorso», hanno spiegato i fiorai “storici” di San Michele, Luciano Muscas e Domenico Logiurato, «eppure non basta, ci chiedono anche lo sconto e noi lo facciamo perché il periodo è nero. Negarlo significa non vendere».
INVASIONE DI VISITATORI Il giorno di Ognissanti è coinciso con la consueta invasione di visitatori a Bonaria e a Pirri, ma la ressa si è registrata soprattutto a San Michele, dove i sepolti sono oltre centocinquantamila. Caos all'esterno tra parcheggi introvabili ed estenuanti trattative con i venditori senegalesi. Disagi all'interno, tra gallerie poco illuminate, giardini incolti, panchine invase dall'erba e difficoltà di orientamento dovuta alla vastità del camposanto. Alle 10, i Rotary e i Lions hanno ricordato le vittime dei bombardamenti del '43. La cerimonia ai piedi dell'Albero della vita ha visto presenti le massime autorità civili, militari e religiose. La messa è stata officiata da monsignor Pietro Monni, di fronte a centinaia di cagliaritani. Un momento toccante, ma anche fonte di polemica.
LE AUTO DELLE AUTORITÀ Al termine della celebrazione, infatti, è andata in scena la solita sfilata di auto blu e tanti non hanno gradito. Il regolamento del cimitero impone ai “comuni mortali” di parcheggiare fuori e accedere a piedi. L'alternativa è salire su una delle due navette che fanno ininterrottamente la spola tra l'ingresso e la cappella abbarbicata sul colle. Polemica non condivisa dal vicesindaco con delega ai servizi cimiteriali, Paola Piras. «Stavolta la maggior parte delle autorità non ha usato la macchina, dando così il buon esempio», ha sottolineato, «io stessa mi sono fatta accompagnare all'ingresso da mio figlio e ho proseguito a piedi».
NUOVI LOCULI La buona notizia è che l'intervento di messa in sicurezza delle lapidi pericolanti è stato quasi ultimato. Ci sono anche 360 loculi nuovi e presto ne saranno realizzati altri mille. Lo spazio non manca, insomma, ma per ricevere una degna sepoltura servono soldi.
LE SPESE PER LA SEPOLTURA Quanto costa morire al giorno d'oggi? Tra cassa, lapide, concessione del loculo e servizi dell'agenzia funebre si spende, in media, da 5 a 9 mila euro. Con la cremazione si risparmia un bel po'. Per chi sceglie questa seconda opzione, la spesa “all-inclusive” scende fino a 3 mila euro.
Paolo Loche