Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I chioschi diventano ristoranti

Fonte: L'Unione Sarda
2 novembre 2012


POETTO. Le costruzioni saranno spostate per consentire la formazione delle dune
 

L'aula approva il Piano dei litorali: «Momento storico»
In teoria sarebbe dovuto arrivare a poca distanza dal suo fratello maggiore, il Piano urbanistico comunale approvato dal Consiglio a novembre del 2002, esattamente dieci anni fa. Invece una serie di stop, divisi equamente tra burocrazia e politica, hanno fatto in modo che la discussione sul Pul arrivasse fino al oggi. Ecco perché a suo modo il Piano di utilizzo dei litorali porterà una piccola rivoluzione sulla fascia costiera della città: dopo la sua approvazione definitiva i chioschi non saranno più legati al concetto di «stagionalità» ma potranno rimanere piantati sulla sabbia per tutto l'anno; in più arriveranno nuove aree dedicate ai disabili, agli sportivi e ai cani. Cadrà anche il tabù - su cui si era impantanato il dibattito nell'ultima consiliatura - della ristorazione: sarà ammessa, compatibilmente con le autorizzazioni della Asl e delle altre istituzioni.
 

LA DISCUSSIONE Alla fine il Consiglio (convocato ieri mattina) approva all'unanimità le due delibere proposte dalla Giunta: la prima sul Pul, la seconda sulla variante al Puc che inserisce nuova cubatura sulla spiaggia, per rendere possibile dal punto di vista urbanistico la realizzazione stabile dei chioschi. Il dibattito in aula dura quasi cinque ore e condensa i vari umori del Consiglio. Si va dall'entusiasmo della maggioranza, dove Mascia (Sel), Scano (Pd) e Perra (Socialisti) sottolineano il «momento storico», per arrivare ai dubbi di Mereu (Riformatori) sull'area per cani e di Chessa (Udc) sullo sfruttamento sotto il profilo economico del Poetto, «non adeguato alle potenzialità». Il Pdl, con il capogruppo Farris, ha proposto un emendamento per inserire la ristorazione tra le attività possibili nei chioschi. Il documento è stato poi ritirato dopo il chiarimento del dirigente Riccardo Castrignano: il Pul, che prevede nei baretti aree di «somministrazione e vendita», non esclude questa possibilità, che dovrà però essere autorizzata dalla Asl e dagli altri enti.


LE NOVITÀ Dopo la conclusione della procedura amministrativa (ora il Piano sarà esaminato dalla Regione, che potrà fare osservazioni, per poi essere approvato definitivamente dal Comune) il Poetto cambierà nuovamente volto. I chioschetti (venti in tutto) saranno più grandi: si passerà da 40 a 130 metri quadri coperti. E le strutture si sposteranno dalla posizione attuale a circa 20 metri dalla strada. Questo permetterà la formazione di nuove dune, anche grazie alla realizzazione di barriere di contenimento. I chioschi occuperanno una concessione di 396 metri quadri. Il bar e i servizi occuperanno 50 metri quadri, altri 80 saranno coperti e protetti da vetrate, altri 66 - senza tettoie o barriere - potranno essere destinati a sedie e tavolini. Infine duecento metri quadri saranno destinati alla «zona solarium». Il Piano di utilizzo dei litorali prevede anche quattro chioschi a Giorgino: due nel tratto di spiaggia di fronte al Villaggio pescatori, altri due nella zona oltre il Porto canale.
Michele Ruffi

 

Il caso

Ma da oggi i baretti sono di nuovo abusivi

Il Piano di utilizzo dei litorali, approvato dopo un'attesa decennale, potrebbe non bastare. In punta di regolamenti, da oggi i chioschi del Poetto sono di nuovo abusivi.
Perché al momento il Pul non è in vigore (bisognerà aspettare le eventuali osservazioni della Regione e una nuova votazione) e sul lungomare possono essere costruite solo strutture «precarie e amovibili». Che dovrebbero essere smontate dopo il 31 ottobre. «Abbiamo fatto tutto quello che era in nostro potere», spiega l'assessore all'Urbanistica Paolo Frau, «ora cercheremo nuove interlocuzioni con le istituzioni interessate: rispetto al passato avremo in mano finalmente il Pul».
Tradotto: la Procura, che in passato ha indagato sugli abusi edilizi del Poetto, potrebbe evitare di intervenire vista la prossima adozione definitiva del Piano di utilizzo dei litorali e della variante urbanistica che autorizza stabilmente i chioschetti. Potrebbe, perché le regole prevedono che in assenza di Pul i chioschi debbano essere smontati. Ecco perché in Consiglio c'è chi (Ballero, Pd) ha proposto da tempo una proroga, ritenuta però inutile dalla Giunta. ( m.r. )  
 
 


L'opinione
Sdoganati (finalmente) gli spaghetti in riva al mare
Al Poetto si cambia. Di nuovo. Dopo il primi chioschetti nati negli anni Novanta e rimasti (quasi tutti abusivamente) sulla sabbia per un ventennio e dopo quelli costruiti nella scorsa primavera, arrivano i baretti di terza generazione. Decisamente più grandi, finalmente senza data di scadenza, se non quella imposta dall'Europa, che ordina agli Stati di assegnare (dal 2015 in poi) le concessioni attraverso dei bandi.
Potranno diventare anche dei piccoli ristoranti sul mare: il Piano di utilizzo dei litorali non lo prevede espressamente ma nemmeno lo vieta. Un dettaglio fondamentale, perché su questo punto si bloccò il Pul della Giunta Floris, azzoppato anche da alcune disposizioni del Piano paesaggistico regionale. È nota, sull'argomento, l'opposizione più o meno sotterranea fatta dalla Confcommercio, che non vedeva di buon occhio la trasformazione del lungomare in un lungo boulevard di ristorantini.
Ora, stando a quello che assicurano gli uffici comunali, nei chioschi del Poetto si potrà mangiare un piatto di spaghetti. E anche questa è una novità. ( m.r. )