Il mercatino attrezzato sarà operativo da venerdì: acqua, luce e tavolini
Consegnati ai pescatori i 12 gazebo di Su Siccu
«Per venerdì siamo pronti. Io sarò qui». Gesuino Banchero è lo storico portavoce dei sub specialisti della raccolta di ricci: ieri mattina ha ricevuto in consegna il gazebo di Su Siccu e di pomeriggio, malgrado il tempaccio, stava già preparando il suo spazio. Per il prossimo week end sarà pronto, assieme ai colleghi che hanno ottenuto la concessione dell'area attrezzata: dodici chioschi bianchi dedicati alla vendita e sei azzurri riservati alla degustazione, vale a dire a sedie e tavolini. Lo spazio non è granché, 24 metri quadri per ciascuno titolare. Ma è meglio della precarietà con cui ha convissuto per decenni la stagione invernale degli «arrizzonis».
L'ATTESA «Ci sono voluti sei anni, ma finalmente abbiamo un posto tutto per noi», aggiunge Banchero che qualche giorno fa aveva avuto da ridire sulla graduatoria e sulla scelta delle autorizzazioni. Problemi rientrati dopo un incontro con l'assessore al Commercio Barbara Argiolas. «Abbiamo chiarito tutto e grazie alla sua disponibilità, ora siamo nelle condizioni di iniziare». Stavolta non ci dovrebbero essere sorprese come la falsa partenza di un anno fa quando l'apertura (annunciata in via ufficiale) saltò per problemi di confine con l'Autorità portuale. Questione risolta solo quest'estate quando la società vincitrice dell'appalto (Edilpalma) ha potuto avviare l'allestimento riuscendo a consegnarlo entro i tempi previsti. L'area non è quella che «is arrizzoneris» avrebbero voluto. Il progetto iniziale prevedeva la realizzazione del mercatino lungo la banchina davanti alla passeggiata a mare. Alla fine la scelta è caduta sull'ultima parte della pinetina, confinante con la strada e l'area attrezzata per i cani. Costato 150 mila euro, il mercatino è organizzato in un'area attrezzata di acqua corrente e di scarichi. Ciascuna postazione potrà servire a tavolino tutti i tipi di frutti di mare. Ostriche, bocconi, cozze e ricci.
REGOLE Niente cucine, ovvio, ma forse problemi di convivenza: ogni gazebo può ospitare due rivenditori, uno davanti all'altro con la zona-degustazione di ciascuno confinante con l'altro. «Qui metteremo delle regole, siamo come in un condominio», aggiunge Banchero che verserà come tutti gli altri al Comune 320 euro al mese, il prezzo stabilito per una concessione stagionale che però potrebbe diventare annuale.
E chi è rimasto fuori graduatoria? Altre dieci concessioni sono in cantiere al Poetto dove già hanno preso posizione due chioschi autorizzati nell'area antistante il Golden Beach. Una volta attrezzate queste aree i venditori di ricci - così è nelle intenzioni del Comune - dovrebbero uscire dalla clandestinità, storica condizione di un mestiere tradizionale che i cagliaritani - e non solo - hanno sempre saputo apprezzato. Da venerdì a Su Siccu ci sarà ressa.
Antonio Martis