ASSEMBLEA.
Proteste
Viabilità, degrado e nettezza urbana: i residenti di Mulinu Becciu, numerosi venerdì sera al Circolo Pd di via Carpaccio per l'incontro con sindaco, alcuni assessori e consiglieri comunali, non le hanno certo mandate a dire. E uno dopo l'altro hanno snocciolato le questioni spinose sul loro quartiere «che non è certo periferico - hanno specificato in tanti - se si pensa che è la porta della città e che possiede importanti servizi come il Brotzu, la Asl e Abbanoa».
Il problema principale è il degrado urbano: non solo in casi limite come quello dell'ex caserma di via Cinquini, ma nelle strade e nelle piazze. «A un passo dal cancello del mio palazzo ci sono reti e materassi che usano i tossicodipendenti», incalza Vittoria Casu. Gli fanno eco i residenti annoverando «montagnette di rifiuti e siringhe ovunque». Immediate le rassicurazioni: «Attueremo a breve il ripristino del servizio quotidiano di raccolta dei rifiuti - ha affermato l'assessore ai Servizi Tecnologici Pierluigi Leo - con una delibera della Giunta. Il punto è che abbiamo ereditato dalla precedente amministrazione un contratto trisettimanale, che neppure teneva conto di 50 chilometri di strade cagliaritane, dimenticate non si sa bene perché». La viabilità, poi, tirata in ballo da Ivan Pintus: «Il nostro è un quartiere prevalentemente di anziani, non è possibile che per raggiungere il centro dobbiamo prendere due, tre pullman e impiegare quasi un'ora di tempo». Difficile realizzare nuove linee: «Col Ctm abbiamo tentato il confronto - ha spiegato il presidente della commissione Trasporti Luca Mereu - ma è la Regione che decide, in virtù delle risorse che dedica ai servizi pubblici».
Fumata nera anche sulla possibilità di costruire un mercato civico nel quartiere e sull'ipotesi di interrompere i lavori per l'installazione, a giorni, di un'antenna Vodafone in via Ticca. Il sindaco Massimo Zedda parla poi della situazione di via Cinquini: «Voglio evitare di fare un'ordinanza di demolizione - ha detto - ma ho già chiesto al Prefetto che solleciti Area a risolvere la situazione». Sul campo rom, infine, per i cittadini occorre intervenire subito: «Se non gli si conferisce una destinazione d'uso, c'è il rischio che tutto torni come prima».
Michela Seu