Gli operai della società Prosperius all'interno della “Colonia Dux”
Avanti a piccoli passi. Il cantiere per la trasformazione del vecchio Ospedale Marino in un moderno centro benessere non ha aperto ufficialmente i battenti, ma nelle ultime settimane un via vai di operai all'interno della struttura (abbandonata ormai venti anni fa) ha fatto capire che lentamente qualcosa si sta muovendo.
LA SOCIETÀ «Per la prima volta i nostri tecnici sono entrati nell'edificio», spiega Mario Bigazzi, titolare della Prosperius, la società che si è aggiudicata la gara per la riconversione del rudere.
«Avevamo l'esigenza di capire in che stato fosse la costruzione. Con analisi tecniche abbiamo prelevato campioni di cemento ed esaminato l'armatura in ferro per pianificare il tipo di intervento che dovremo portare a termine».
I LAVORI Per ora solo porte e finestre, murate da anni, sono state di nuovo liberate dal cemento e dai mattoni per riuscire a ispezionar tutti i locali. La vecchia “colonia Dux”, anche se in passato ha subito numerosi interventi di ristrutturazione ha pur sempre settantacinque anni di vita e il lungo lavoro di restauro potrebbe essere più radicale del previsto.
«Solo una volta conosciuti gli esiti degli esami strutturali», prosegue Bigazzi, «saremo in grado di presentare il progetto definitivo a Comune e Regione per ricevere l'approvazione. Da quel momento non ci saranno più impedimenti».
LA PROCEDURA Il mese scorso anche il Consiglio Comunale aveva fatto un passo avanti. «L'undici ottobre abbiamo approvato in aula l'ultimo provvedimento necessario per consentire l'inizio dei lavori», dice Andrea Scano (Pd), presidente della commissione Urbanistica del Consiglio comunale.
«Con una delibera abbiamo, infatti, apportato una piccola variante al Piano urbanistico comunale richiesta dalla Regione, ultimo ostacolo formale all'apertura del cantiere».
Ora resta solo da conoscere i tempi entro i quali la Prosperius sarà in grado di restituire alla città una struttura medica all'avanguardia capace di attirare turisti da tutta Europa e creare (queste le previsioni della società vincitrice del bando regionale) centinaia di posti di lavoro.
Luca Mascia