Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

“Codice rosa” al pronto soccorso, subito l’assistenza psicologica

Fonte: La Nuova Sardegna
27 novembre 2012

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CAGLIARI. «Spesso mi sento dire ‘Lui mi ha maltrattata di nuovo ma in famiglia può capitare’. No. Queste cose non capitano in tutte le famiglie. Ci sono uomini che non lo fanno. Credo che questa sia...

codice rosa pronto soccorso .+-di Bettina Camedda


.CAGLIARI. «Spesso mi sento dire ‘Lui mi ha maltrattata di nuovo ma in famiglia può capitare’. No. Queste cose non capitano in tutte le famiglie. Ci sono uomini che non lo fanno. Credo che questa sia una delle cose più difficili da scrivere nella relazione antiviolenza quando si lavora su questo tema o ad un progetto». Interviene così Angela Quaquero, psicoterapeuta e presidente della Provincia di Cagliari, durante la conferenza di presentazione del progetto ‘Codice rosa in pronto soccorso’, la prima assistenza alle vittime di violenza e stalking. Il progetto ‘in rosa’, presentato nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne, si fonda sulla collaborazione di figure professionali specializzate in questo tipo di interventi come medici, infermieri, oss, ostetriche, ginecologi, 118 e personale delle forze dell’ordine.

Nel 2012 sono state 107 le donne morte ammazzate per mano di un ex, del marito, del compagno. Un dato sottostimato raccolto da Telefono rosa e in forte aumento. Di certo è che la mano dell’assassino è sempre quella di una persona di sesso maschile conosciuta alla quale non può essere più permesso di nascondersi dietro la parola amore. Il progetto è, come dichiara la coordinatrice Tina Fadda «un percorso di formazione rivolto agli operatori del Pronto Soccorso sulla prima assistenza di violenza di genere e stalking» che partirà dal 26 novembre. «I protagonisti sono coloro che vivono dentro il pronto soccorso - sottolinea Ennio Filigheddu, direttore generale dell’azienda ospedaliera universitaria di Cagliari – insieme abbiamo il dovere di far venire a galla quelle storie di violenza che si presentano mascherate per offrire alla vittima il giusto supporto, anche psicologico».

Un aiuto per le donne vittime di violenza che sarà possibile grazie all’azienda ospedaliero-universitaria dell’ospedale San Giovanni di Dio e si avvale dei finanziamenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dipartimento per le pari opportunità. La donna, di qualunque età, in totale riservatezza e senza costrizioni, potrà recarsi al pronto soccorso generale o al pronto soccorso di Ostetricia del San Giovanni di Dio dove un infermiere addetto, dopo una prima valutazione, le assegnerà il codice rosa. Dopo la valutazione si potrà procedere con la prima visita e con le eventuali medicazioni da parte del personale qualificato.

I dati raccolti sono un ulteriore schiaffo alla società che ad oggi stenta a riconoscere alla donna gli stessi diritti dell’uomo. «Nel 2012 soltanto nella Provincia sono stati perseguiti 45 casi di violenza di genere tra le oltre due migliaia di denunce per lesioni, percosse, ingiurie. Nel caso specifico di stalking abbiamo avuto 31 casi, con 9 arresti. Tra le vittime figurano anche cinque coppie, perseguitate dall’ex – spiega il Comandante provinciale dei Carabinieri di Cagliari, Davide Angrisani – tuttavia la crescita delle denunce non fotografa il fenomeno reale ma dimostra una maggiore fiducia nelle istituzioni». Al dibattito, coordinato da Rita Corda, sono intervenuti l’assessore all’Igiene e Sanità Simona De Francisci, il dirigente della Divisione Anticrimine Gabriella Acca, la responsabile dell’Ufficio formazione Maria Paola Mazzoleni.