Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Zedda: «Imu al 4 per mille nel 2013»

Fonte: L'Unione Sarda
29 novembre 2012


Sette disoccupati hanno dormito a Palazzo Bacaredda: «Dateci un lavoro o non ce ne andiamo»

I precari del Comune occupano l'aula del Municipio per una notte

«A gennaio l'aliquota Imu per la prima casa sarà abbassata al 4 per mille». L'annuncio di Massimo Zedda è estemporaneo e arriva tra una chiacchiera e l'altra con i precari del Comune che hanno trascorso una notte a Palazzo Bacaredda per chiedere un lavoro. Per ora si tratta di una previsione, annunciata in maniera informale, ma salvo sorprese si trasformerà in delibera in poco tempo. Per l'ultima rata del 2012 la tariffa di riferimento rimarrà quella del 4,5 per mille, come deciso a ottobre.
L'OCCUPAZIONE Anche questo è servito a calmare gli animi dei disoccupati, ex dipendenti comunali, che hanno passato la notte tra martedì e mercoledì in una sala del Municipio. Le facce sono le stesse che trascorsero il Natale del 2010 in una tenda sotto i portici di via Roma: volevano un lavoro stabile, dopo anni trascorsi nei cantieri. «Siamo custodi, operai, netturbini, abbiamo fatto di tutto», racconta Elisabetta Belfiori. Dopo la movimentata seduta del Consiglio di martedì sera - interrotta per due volte sotto gli occhi dei vigili urbani, che hanno calmato una donna che minacciava di buttarsi dal balcone affacciato sull'aula consiliare - sette lavoratori hanno deciso di occupare una sala di Palazzo Bacaredda. «Non ce ne andiamo finché non ci garantiscono un impiego».
LA PROTESTA Al centro della protesta, il bando per l'inserimento in alcuni cantieri comunali riservati alle cooperative sociali. La selezione inizialmente era riservata solo a particolari categorie «svantaggiate» (tra loro, ad esempio, i pregiudicati) ma ora il bando è stato riaperto.
«ABBASSO L'IMU» Ieri sera è stato lo stesso sindaco Massimo Zedda, poco prima di intervenire nella seduta di Consiglio comunale, a invitare i precari storici dell'amministrazione a presentare le domande per partecipare al bando: «Molti di voi non l'hanno fatto, non potete pretendere di essere selezionati senza nemmeno chiedere di essere inseriti nella graduatoria». È in questa occasione che il primo cittadino, mentre parlava con i disoccupati ha anticipato: «A gennaio l'aliquota dell'Imu per la prima casa sarà abbassata al 4 per mille».
L'INCONTRO L'occupazione è terminata poco prima delle 19 di ieri: a calmare gli animi, l'incontro con il primo cittadino e la promessa di una riunione, oggi alle 9, con il direttore generale del Comune e il segretario della Cgil funzione pubblica Luca Locci, che ha seguito passo per passo la protesta.
IL CONSIGLIO COMUNALE Intanto ieri in Consiglio ha dato il via libera - con astensione di buona parte dell'opposizione - alla verifica degli equilibri del bilancio 2012, nonostante le polemiche sul poco tempo avuto a disposizione dall'aula per esaminare il documento.
Michele Ruffi


Il caso
E il Governo
cancella
la social card
per i sardi
Il Governo nazionale taglia i fondi per la social card e cancella i sussidi per i poveri cagliaritani, che fino a ora avevano 40 euro al mese per fare la spesa.
«In città circa 4.200 persone facevano affidamento su questo aiuto», ha detto ieri in Consiglio comunale Maurizio Porcelli (Pdl), che ha presentato un'interrogazione urgente sull'argomento. «Nel 2013 la social card rimarrà solo in alcune città: Milano, Torino, Roma, Firenze, Venezia, Verona, Genova Bologna Catania, Napoli e Palermo. Solo quattro regioni del Sud rientrano tra le beneficiarie di questo programma: la Sardegna è stata esclusa nonostante il 45 per cento della popolazione sia in stato di disagio.
Sono migliaia le famiglie coinvolte nel sistema degli ammortizzatori sociali, con indennità di poche centinaia di euro, ci sono 700 mila sardi con un reddito sotto i mille euro al mese», ha detto Porcelli, che sabato prossimo avvierà una raccolta firme.
Il sindaco Massimo Zedda ha annunciato che sarà tra i firmatari della petizione e invierà una lettera al presidente del Consiglio Mario Monti per conoscere i motivi dell'esclusione della città dal programma della social card.
Nei giorni scorsi anche il consigliere comunale e regionale Edoardo Tocco (Pdl), riferendosi alla cancellazione del sussidio, aveva parlato di «un fatto gravissimo, inaccettabile, che grida giustizia. La Sardegna presenta sacche di povertà estreme, al pari di Campania, Calabria, Sicilia e Puglia. Ecco perché i parametri stabiliti dal governo nazionale devono essere rivisti». ( m.r. )