Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Calamità: «Si vigili anche nel capoluogo»

Fonte: La Nuova Sardegna
10 novembre 2008

LUNEDÌ, 10 NOVEMBRE 2008

Pagina 20 - Nazionale 






CAGLIARI. Cagliari non si è salvata dalla terribile alluvione del 22 ottobre scorso e gli ambientalisti di Gruppo di intervento giuridico e Amici della Terra invitano a una vigilanza stretta perché il Comune operi in modo corretto. L’ultima vicenda del Pai, il piano di assetto idrogeologico, secondo gli ambientalisti dimostra che è necessario: Pirri, infatti, che viene regolarmente allagata perché riceve le acque dalle zone rilevate tutt’attorno, era stata esclusa dall’elenco delle aree a rischio idrogeologico. «Un ordine del giorno approvato lo scorso 5 novembre dal consiglio comunale su proposta di alcuni consiglieri del Pd (in particolare Andrea Scano - scrivono gli ambientalisti -), cerca di correre ai ripari e di impegnare la giunta a intervenire con sgravi tributari (esenzione del pagamento di alcuni tributi locali per i residenti colpiti dalla calamità naturale) e, soprattutto, con un’adeguata pianificazione idrogeologica. Meglio tardi che mai - commentano gli ambientalisti - visto che assurde scelte pianificatorie hanno posto in stato di permanente rischio idrogeologico varie aree del territorio comunale e Pirri in particolare». Gli ambientalisti ricordano che si è formato un comitato popolare che intende affrontare il dissesto idrogeologico e costringere l’amministrazione comunale a esercitare il proprio ruolo in materia per evitare ulteriori disastri annunciati. Nell’ambito della collaborazione nata tra ambientalisti e comitato, è nato un documento in cui gli ecologisti segnalano che il Pai del Comune, oltre a ignorare non si considera l’erosione del litorale e le cavità del sottosuolo cagliaritano.