Via Po. Domani mostra mercato “La terra e la piazza” promossa da Uil e Agci
Dal produttore al consumatore: così si combatte il carovita
L'assessore Carta: «Il Comune vuole attivare anche a Cagliari i mercati dei produttori. Presto un regolamento in Giunta e Consiglio».
I prezzi saranno più bassi del 30 per cento rispetto a mercati e supermarket. Ma non è questo l'unico punto di forza di “La terra e la piazza”, iniziativa che esordirà in via sperimentale sabato.
In via Po, angolo con viale Elmas, dalle 8.30 alle 13, sarà possibile acquistare prodotti di consumo direttamente dai produttori agricoli della Sardegna.
I punti di forza di quella che viene definita una mostra-mercato sono racchiusi in tre valori: «Economico, sociale e culturale», spiega Ignazio Cirronis, della Uimec, l'organizzazione dei coltivatori diretti della Uil. «L'offerta e la domanda si incontreranno e sarà anche possibile far conoscere quali sono i modi di lavorare dell'agricoltore».
Proposta da diversi mesi, l'idea ha trovato il sostegno del Comune, assessorato alle Attività produttive. «Vogliamo attivare anche a Cagliari i mercati dei produttori», spiega Paolo Carta, assessore, «e presto porteremo un regolamento in Giunta e Consiglio così da farlo approvare. Nell'attesa sperimenteremo la mostra-mercato».
Nell'area di circa mille metri quadri di via Po, sabato saranno allestiti venti stand «affidati ad altrettanti produttori agricoli certificati», prosegue Cirronis. «E non sarà solo vendita: ci saranno anche percorsi degustativi. I prezzi, secondo un'indagine fatta dall'Adoc, Associazione difesa dei consumatori, saranno più bassi di circa il 30 percento rispetto alle vendite tradizionali. Inoltre sarà un modo innovativo di proporre i prodotti. Per esempio: i legumi non saranno confezionati ma si potranno acquistare sfusi. Così come il vino o l'olio. Laddove possibile, saranno limitati gli imballaggi. Più avanti introdurremo anche i prodotti ittici».
Poi chiarisce: «Non è un tentativo di fare concorrenza alle attività commerciali che si occupano del settore alimentare. Nessuno deve temere. È solo un tipo di offerta diversa, mirata soprattutto al confronto tra produttore e consumatore. Per questo si chiama la terra e la piazza».
Non solo. «In questi ultimi vent'anni sono avvenute molte trasformazioni del mercato tradizionale - conclude Sergio Cardia del movimento cooperativo Agci, settore agricoltura e pesca, «è venuta a mancare la possibilità di incontro tra produttore e consumatore. Ora la riattiveremo e funzionerà soprattutto come promozione dei prodotti locali e di stagione».
STEFANO CORTIS
21/11/2008