Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ricci, controlli sugli ambulanti

Fonte: L'Unione Sarda
24 novembre 2008

Dieci bancarelle nel mirino, alcune verranno trasferite nei mercati di S.Elia e S. Chiara

Blitz della Municipale: nessuna licenza, allarme per l'igiene

Nei giorni scorsi i vigili urbani hanno portato a termine un monitoraggio dei venditori, che però non sono stati multati.
Vasetti di omogeneizzati lavati e riempiti con uova di ricci. Oppure bicchieri di plastica strabordanti di polpa arancione, scavata dai frutti di mare aperti in strada e lavati (lavati?) in una tinozza poggiata sull'asfalto. Sei-otto euro a vasetto. Dieci per quelli più grandi. Ottimi, per carità. A preoccupare gli agenti del corpo di polizia municipale, oltre all'assenza categorica di qualsiasi autorizzazione (e per un'attività del genere ce ne vorrebbero diverse) sono state le condizioni igienico-sanitarie delle bancarelle degli ambulanti e la “procedura di confezionamento” della polpa dei ricci. Aperti in mezzo alla strada con le forbici, puliti e messi in vendita dentro barattoli di tutti i tipi. E dalla dubbia igiene.
I CONTROLLI Nei giorni scorsi i vigili urbani hanno portato a termine un monitoraggio dei venditori (una decina), che per il momento non sono stati multati. Solo alcuni erano pescatori professionisti (una delle condizioni necessarie per vendere i frutti di mare), mentre nessuno aveva le licenze richieste: innanzitutto l'autorizzazione per l'occupazione del suolo pubblico, quella per la vendita e il rispetto delle norme igieniche, che devono essere accertate dalla Asl.
NEI MERCATI Una parte degli ambulanti potrebbe trovare posto nei box della piccola pesca nei mercati di Sant'Elia e Santa Chiara. Dove avrebbero a disposizione acqua corrente, un piano pulito dove aprire i frutti di mare e esporre i vasetti. Che, è giusto ricordarlo, sono diventati un business grazie al quale vivono diverse famiglie. Non si diventa ricchi, ma si campa. Ecco perché l'orientamento delle istituzioni è quello di legalizzare, mettendo alcuni paletti, una tradizione che a Cagliari e in alcune città costiere della Sardegna (vedi Alghero) è apprezzata e seguita da molti.
PARLA LA ASL Cesare Scarano, dirigente della Asl 8 (servizio di Igiene delle produzioni degli alimenti di origine animale), chiarisce gli aspetti sanitari: «I ricci chiusi non costituiscono un pericolo: sono frutti di mare puliti, generalmente sani. A preoccupare sono, semmai, le condizioni nelle quali vengono puliti e confezionati. Le linee guida nazionali li equiparano alle cozze: per venderli è necessario essere pescatori professionisti. È necessaria una struttura chiusa, un box con acqua corrente a disposizione. Si potrebbe trovare un posto nei mercati, con una durata stagionale. In strada, con il vento e l'inquinamento delle auto, c'è il rischio che la polpa venga contaminata da germi». La strada potrebbe essere questa: fino alla chiusura della stagione di pesca gli ambulanti potrebbero essere ospitati nei box della piccola pesca dei mercati. Dove, nonostante la varietà invidiata in tutta Italia, non si trova un vasetto di polpa di ricci neanche a pagarlo oro.
MICHELE RUFFI

24/11/2008