Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Comune, «basta con questo immobilismo»

Fonte: La Nuova Sardegna
24 novembre 2008

DOMENICA, 23 NOVEMBRE 2008

Pagina 1 - Cagliari

Un duro j’accuse al sindaco e alla Giunta anche dai consiglieri della maggioranza 



Bordate contro Floris da tutti i partiti: «Lo richiamiamo alle proprie responsabilità»



Le critiche provengono da Forza Italia, Riformatori, An, Udc e dagli indipendenti del centrodestra

CAGLIARI. La critica dura, questa volta, viene dall’interno. La Giunta e il sindaco Emilio Floris sono sotto accusa: «La città di Cagliari sta vivendo da oltre un anno un vero e proprio deficit di amministrazione», recita un documento della maggioranza. Come dire: non state facendo niente di importante e non mantenete gli impegni presi. E ancora: «Mozioni e ordini del giorno approvati dal Consiglio, spesso all’unanimità e con l’apprezzamento (solo a parole) di questo o quell’assessore e dello stesso sindaco, ammuffiscono negli armadi dell’ufficio di presidenza senza mai essere presi in considerazione».
Il j’accuse è firmato da consiglieri del centrodestra: Stefano Schirru (Forza Italia), Raffaele Bistrussu (Riformatori), Efisio Pireddu (capo gruppo Udc), Ettore Businco (Udc) e Aurelio Lai (Cagliari con Emilio Floris). In questo, dicono chiaro, non si può più andare avanti.
Da settimane tra i cosiglieri comunali della maggioranza e la Giunta c’è in atto una battaglia sotterranea. L’altro ieri un altro gruppo di consiglieri ha accusato il primo cittadino di non aver tenuto in alcun conto l’ordine del giorno votato dal consiglio sullo stadio. Nella decisione, presa a maggioranza dall’assemblea municipale poco prima delle vacanze estive, si chiedeva al sindaaco di portare avanti la trattativa col presidente del Cagliari calcio Massimo Cellino per la realizzazione della nuova struttura sportiva. Anche in questo caso il documento che rimprovera il sindaco è firmato da esponenti del centrodestra: Alessandro Serra (capo gruppo di An), Ugo Storelli (capo gruppo di Forza Italia), Massimiliano Tavolacci (Udc), Claudio Tumatis (Lavoro e quartieri) e Alessio Mereu (capo gruppo dei Riformatori).
«Direi - precisa Storelli - che oggi anche nel centrodestra c’è una maggiore consapevolezza sulla necessità di essere più incisivi. Tocchiamo con mano il fatto che il Consiglio sta perdendo la sua autorevolezza. Il problema è che la maggior parte degli ordini del giorno, che hanno valore di indirizzo, approvati in Consiglio sono poi del tutto trascurati dalla Giunta. E questo è valido sia per la questione-stadio, che per tante altre come, ad esempio, la riqualificazione del rione di Sant’Elia. Poi, certamente, vi sono una serie di problemi con la Regione, ma dare queste giustificazioni non basta. Nel mio lavoro (Storelli è un medico dirigente sanitario - ndr) non mi ferma certo un ufficio chiuso. Noi consiglieri vorremmo sapere quando finisce questo stato di incertezza che provoca una forte sensazione di immobilismo».
Secondo l’ultimo j’accuse (di Schirru, Bistrussu, Pireddu, Businco e Lai) «l’approssimarsi delle elezioni regionali della primavera del 2009 sta alimentando un clima di disimpegno rispetto ai gravi ed urgenti problemi della città, rendendo ancora più distratti i componenti della Giunta e anche qualche consigliere, impegnati alla ricerca di una poltrona ben più importante di quella comunale». È noto a tutti che il sindaco Floris gradirebbe la sua candidatura, per il centrodestra, alla presidenza della Regione. Ma niente è deciso e l’ultima parola sarà di Silvio Berlusconi che, tra gli altri, ha ipotizzato anche i nomi del costruttore ed editore Sergio Zuncheddu e dell’economista Paolo Savona. Ma la battaglia è ancora aperta.
«Ci chiediamo - continua il documento con Schirru come primo firmatario - se sia giustificato attendere il passare delle prossime scadenze elettorali perché i cagliaritani riacquistino una amministrazione che onori sé stessa. È indispensabile che dentro le stanze e le aule del Municipio di via Roma si riprenda a fare politica e non ad interrogarsi sulla possibile candidatura del sindaco a presidente della Regione e sui possibili scenari istituzionali in caso di risposta positiva». Poi lo schiaffo finale: «Abbiamo la responsabilità di amministrare la città di Cagliari fino alla scadenza naturale del 2011 ed invece sembra che per le ambizioni personali di pochi si debba rimettere tutto in discussione fra pochi mesi». Per questo i firmatari richiamano «fortemente la Giunta e il sindaco alle proprie responsabilità di governo e ad una maggiore attenzione alle superiori esigenze della cittadinanza e agli indirizzi del Consiglio comunale».
Seconto l’opposizione, però, l’immobilismo della Giunta non è un fatto contingente legato a queste elezioni. Bensì «molto più serio - spiega Ninni Depau, capo gruppo del Pd - si tratta di una questione strategica, di un modo di fare politica che rimanda e rallenta tutto perchè non si sanno prendere decisioni adeguate».