SEL E LA GIUNTA
Rimpasto in Comune, con paletti piazzati e difficili da sradicare, e elezioni regionali. Di questo hanno parlato gli stati generali di Sinistra ecologia e Libertà che si sono riuniti nei giorni scorsi. Insieme c’erano il segretario regionale e deputato Michele Piras, il senatore Luciano Uras, il coordinatore provinciale Francesco Agus. E il sindaco Massimo Zedda. Insomma: i maggiori esponenti vendoliani in Sardegna, al tavolo per discutere del futuro del partito, del centrosinistra sotto il loro angolo visuale, e del governo di Cagliari. Meglio: delle strategie future per il rilancio dell’ammi - nistrazione della città. Il sindaco lo ha detto ormai molti mesi fa: è necessario registrare gli equilibri. Tutti hanno pensato: bene, vuole cambiare qualche pezzo della giunta, andando incontro magari alle richieste che gli arrivano da più parti, soprattutto da quella dell’alleato partito democratico, che in consiglio comunale ogni tanto si imbizzarrisce e lancia segnali chiari con votazioni che affossano le proposte di Sel. Invece niente, nessun pezzo della giunta è stato toccato. Parte del Pd, ma non solo, ha nel mirino l’assessore alle Politiche Sociali Susanna Orrù. Ed è su di lei che arriva la blindatura del segretario Piras: la Orrù non si tocca, avrebbe sostenuto durante l’incontro, perché non deve pagare per inefficienze che non sono certo sue. L’assessorato ha affrontato l’emergenza rom che ha scosso la città. È passato il messaggio che il Comune ha regalato le case ai nomadi. Invece Piras, ma non solo lui, ha ribadito che le scelte sui rom hanno comportato un risparmio di mezzo milione di euro all’anno per le casse pubbliche. Quindi: la Orrù è intoccabile. Con buona pace, forse, degli alleati che la vogliono fare fuori. Ma difficilmente i democratici in consiglio, o parte di loro, digeriranno una sua eventuale permanenza nell’esecutico di Zedda. Le tensioni nella maggioranza di centrosinistra esistono, ma finora sono rimaste sotto la cenere. Ora c’è la partita del bilancio: ogni voto sarà pesato e calcolato. Tutti aspettano che Zedda faccia i nomi dei suoi assessori. La prima a dover cadere sembrava essere Luisa Sassu, pronta a lasciare il Personale. Invece è ancora al suo posto. Anche lei, come tutti gli altri.