Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Caduta libera per vestiario ed elettrodomestici

Fonte: La Nuova Sardegna
16 dicembre 2008

MARTEDÌ, 16 DICEMBRE 2008

Pagina 1 - Cagliari

Allarme delle associazioni dei commercianti: la crisi si sente in tutti i settori



Tengono gli alimentari, crollano i libri e il telefonino resta l’articolo-regalo più gettonato




PABLO SOLE

CAGLIARI. Guardare ma non comprare: sembra essere questo il motto del Natale 2008, almeno secondo quanto riportato dai rappresentanti dei commercianti, come Nicola Murru (responsabile della Confesercenti). Non va meglio quando il cliente varca la soglia del negozio: ammesso che decida di allargare i cordoni della borsa, parte la caccia allo sconto sullo sconto, fosse pure un euro.
Una emorragia d’acquisti trasversale, che colpisce i negozi di abbigliamento così come le bigiotterie e non risparmia nemmeno telefonia o complementi d’arredo. Una situazione ben fotografata dal centro studi della Confcommercio (diretto da Giuseppe Scura): tiene il settore alimentare, calano in maniera sensibile il vestiario, gli elettrodomestici e i libri. Crollano le gioiellerie, ma solo se si vanno a guardare i prodotti di fascia media: il lusso non conosce crisi. Secondo il report firmato dalla Confcommercio, la spesa alimentare non presenta cali sostanziali ma si sta molto più attenti alle promozioni e si punta soprattutto sui prodotti locali. Nell’abbigliamento, gli unici articoli che sembrano non conoscere crisi sono gli accessori, a partire da guanti e cravatte. Sul versante telecomunicazioni, il telefonino rimane il regalo più gettonato anche se non manca una flessione delle vendite, eccezion fatta per lettori mp3, Ipod e navigatori satellitari. Ancora: i rivenditori di elettrodomestici fanno sì segnare un incremento di vendite, ma limitata ai piccoli dispositivi come macchine da caffè e rasoi elettrici. In leggera flessione agende e piccoli oggetti da regalo, ma il fatturato non sembra discostarsi troppo dal volume d’affari registrato lo scorso anno. Infine, il settore dei giocattoli non fa segnare un incremento significativo delle vendite ma non si può parlare di crollo degli acquisti: anche in questo caso gli introiti sono simili a quelli del 2007. La crisi investe un po’ tutti i settori. L’unica eccezione? Il filone del “tutto a un euro”, i negozietti che negli ultimi mesi son spuntati come funghi e pare siano gli unici a riempire le casse vendendo candele, oggetti per la casa, chincaglieria in genere. Per il resto, soldi e clienti latitano. Malgrado la situazione non sia certo rosea, commercianti e rappresentanti di categoria per il momento stanno alla finestra e attendono l’arrivo delle tredicesime. «Nessun allarmismo - premette il presidente della Confesercenti Nicola Murru - piuttosto, pensiamo che per gli acquisti molte persone attenderanno gli ultimi giorni utili prima del Natale, anche perché solo allora, con l’arrivo delle tredicesime, avranno più potere d’acquisto concreto».