Rassegna Stampa

web SardegnaOggi.it

UrbanPro, un patto per il rilancio di Cagliari

Fonte: web SardegnaOggi.it
17 dicembre 2013

Un patto per rilanciare la città. Questa la sintesi dell’accordo di collaborazione firmato da Camera di commercio, Confcommercio, Ordine degli architetti di Cagliari, Medio Campidano e Carbonia-Iglesias e Ance Cagliari. Obbiettivo: creare un tavolo di lavoro per aiutare la costruzione di progetti di rigenerazione urbana.

CAGLIARI - Siglato oggi un “patto” per far nascere anche a Cagliari la UrbanPro (realtà esistente in un’altra decina di città italiane, rientra nel piano nazionale per le città 2012-2017 e conta già su 224 milioni) e si occupa principalmente di riqualificazione dei centri urbani. La presentazione del documento di intenti è stata anche l’occasione per fare il punto della situazione sul mondo dell’edilizia e del commercio, sui fondi messi a correre dal governo nazionale per il Piano città e sugli interventi da programmare nel settennio 2013-2020.

“Dovremo aspettare fino al 2025 per ritornare ai cosiddetti giri di acquisti del 2007, Cagliari ha in ballo tutta una serie di sfide importanti, è importante muoversi in questa direzione. Penso anche all’Expo2015 di Milano”, spiega il presidente della Camera di commercio, Giancarlo Deidda, “siamo già in fase di interlocuzione con l’ente camerale milanese, durante l’evento saranno previste presenze per venti milioni di persone”. Angelo Patrizio, coordinatore del piano UrbanPro, afferma che “non è nostra volontà sostituirci alle amministrazioni, ma ragionare con loro per capire come far fruttare i finanziamenti europei e non rischiare di perderli. Entro dicembre 2015 bisogna progettare il più possibile, sennò Bruxelles si riprenderà le risorse erogate. La Sardegna ha speso solo il trenta per cento di quanto arrivato, l’Italia appena il trentanove per cento di sessanta miliardi. Il Piano nazionale per le città è una lotteria, nessun finanziamento è scontato”. C’è anche chi, come Maurizio De Pascale, presidente dell’Ance e della Confidustria sud, mette in risalto più di un problema legato ai vuoti urbani: “In città ce ne sono tanti e rischiano di aumentare, serve progettare, penso alle aree dismesse, come quella intorno alla stazione ferroviaria. Inutile aver risolto la questione dei baretti del Poetto se poi tutta Cagliari non è competitiva”, puntualizza De Pascale, “manca un sistema relazionale tra i quartieri”. E, se da queste parole traspare una sorta di rimprovero alla giunta Zedda, De Pascale precisa che “rappresentiamo le aziende e interloquiamo sempre con la pubblica amministrazione. Vogliamo fatti reali e concreti”.

A portare i saluti del sindaco Massimo Zedda c’è l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Luisa Anna Marras: “Stiamo investendo tantissimo a Sant’Elia, abbiamo dirottato interamente gli undici milioni arrivati dal piano città, ma servono ancora interventi negli altri rioni periferici. Da parte nostra c’è l’ampia disponibilità a portare avanti questo progetto”.

Giorgio Saba, presidente dell’ordine degli Architetti di Cagliari, Medio Campidano e Carbonia-Iglesias: “Utile creare una cabina di regia per individuare gli strumenti economici per far funzionare bene le medicine atte a curare le problematiche dei settori che rappresento, spesso le pratiche si inceppano e si perdono i fondi. Gli spazi pubblici vanno rigenerati, come le piazze, Giorgino e Calamosca”.