- Dieci spettacoli (e laboratori) a Pirri dal 5 gennaio al 9 marzo
Una rassegna che ha per titolo “Capitani Coraggiosi” non teme nulla, neanche il tempo che passa. Il festival del Cada Die veleggia da circa vent'anni nelle acque del teatro ragazzi, e anche stavolta approderà alla Vetreria di Pirri con il suo carico di spettacoli, laboratori. In programma dal 5 gennaio al 9 marzo, il cartellone è stato presentato ieri. «Le novità sono i laboratori dedicati agli adulti, aventi per tema la narrazione e l'animazione alla lettura. Mentre i bambini di età compresa tra otto e dieci anni potranno partecipare a quello sulle luci», precisano gli organizzatori. Il resto segue la rotta degli scorsi anni, a iniziare dalla formula, ormai collaudata, degli appuntamenti domenicali pensati per le famiglie e i matinée per le scuole. Tra gli spettacoli che animeranno la manifestazione, dieci in tutto, due saranno proposti da compagnie pugliesi. La Bottega degli Apocrifi, di Manfredonia, presenterà il 12 la pièce “Nel bosco addormentato”, vincitrice lo scorso anno del Premio Eolo nella sezione riservata alla novità, del Premio Uccellino Azzurro nel 2011 e del Premio Rosa d'Oro l'anno prima. I leccesi Principio Attivo Teatro saranno invece di scena il 26 con “La bicicletta rossa”, che quest'anno si è aggiudicato il Premio Eolo per la migliore drammaturgia, e la passata stagione ha conquistato una menzione speciale al Festival Festebà di Ferrara. Un lavoro nato dalla «necessità di raccontare la storia di una famiglia capace di parlare dell'oggi e della propria sopravvivenza».
A inaugurare il festival sarà, il 5 gennaio, il collettivo Cada Die e Banda comunale Giuseppe Verdi di Sinnai, con “Alì Babà e i Quaranta Ladroni”, fiaba musicale di Angelo Sormani, a cui seguiranno Ditta Vigliacci, con “Vigliacci in Fabula”, alcune produzioni firmate dai padroni di casa, “Rosmarino al gran circo dei pinguini”, “Cipì”, “Più veloce di un raglio”, “Lucio l'asino”, i sassaresi La Botte e il Cilindro, “Cartacantastorie”, Teatro Tages, “L'omino di neve”.
Carlo Argiolas