PORTO. Bando per la gestione: scade il 3 aprile il termine per la consegna delle buste
Vetrate rotte e tanta ruggine nel “veliero” del molo Ichnusa
Salute precaria. Qualche acciacco color ruggine, vetri filati e porte sconnesse. Come quella che ha perso la sua vetrata poi sostituita con un inguardabile pannello di legno. E poi l'altra, la grande scorrevole che si affaccia sul mare oltre l'immenso androne «desolatamente disabitato», come racconta l'anziano che ieri mattina, poco dopo le nove, passeggiava sul molo Ichnusa per godersi il silenzio della città avvolta nella nebbia. Per tenerla chiusa non c'era che una soluzione: una corda stretta intorno ai maniglioni, barriera inutile per chi sceglie di infilarsi dentro per compiere atti vandalici.
L'ATTESA Terminal crociere, la vita può attendere. Pensato e costruito per accogliere gli ospiti delle immense navi da crociera e costato quasi cinque milioni di euro, non ha mai aperto i battenti se non in qualche rara occasione. Per esempio nell'aprile del 2008, quando si spalancò per la premiazione della Cagliari cup.
IL DESERTO Insomma, un'incompiuta. L'ennesima per la città. «Non possiamo definirla inaugurazione perché c'è ancora tanto da fare - chiarì allora il presidente dell'Autorità Portuale, Paolo Fadda - prima che la struttura sia pienamente operativa». Non lo è mai diventata. Eppure l'Autority annunci in positivo ne fece, eccome. Con tanto di data per il taglio del nastro: luglio 2009. E poi ancora marzo 2010. Si era messo di mezzo un ricorso al Tar contro l'affidamento provvisorio all'imprenditore cagliaritano Pierpaolo Pani.
ISOLATO Il veliero di vetro e acciaio, la tensostruttura disegnata da Sergio Murgia e Maria Sias, di crocieristi non ne mai visti neppure uno. Non ultimo per le difficoltà d'attracco delle navi, visto lo scarso pescaggio intorno al molo Ichnusa dove la profondità non supera gli otto metri. Poco per i bestioni del mare che hanno bisogno di almeno 12 metri.
L'ALTERNATIVA Problema, comunque, superato. Il Terminal crociere crescerà sul molo Rinascita: lo realizzerà, e gestirà, la società Cagliari Cruise Port. L'Ichnusa ospiterà invece lo scalo per yacht medio-grandi (di lunghezza fino a 150 metri) come aveva poi indicato l'Autority retta dal presidente e commissario Piergiorgio Massidda, oggi sostituito dal commissario straordinario Vincenzo Di Marco, già comandante della Capitaneria.
VISITE NOTTURNE Nell'attesa che la struttura abbia un nuovo padrone, continua a essere esposta a visite inopportune. «Azioni vandaliche, purtroppo. È ciò che può accadere in un porto aperto come il nostro. I responsabili dell'ultimo episodio sono stati sorpresi dai Carabinieri e risponderanno dei danni, mentre non ha ancora un nome chi l'altra notte ha smantellato una panchina», racconta Di Marco. «Sull'affidamento della struttura e sull'utilizzo del molo Ichnusa per i medi e grandi yacht non voglio dare scadenze perché non ho alcuna certezza sui tempi. C'è una data, il 3 aprile, che è il termine utile per la presentazione delle buste di gara del bando pubblico. Dovrò ora nominare la commissione. Ci sono già diversi aspiranti concessionari: chi vincerà, per la migliore offerta economica e per la qualità del servizio proposto, si assicurerà sia gli attracchi che la tensostruttura».
Andrea Piras