Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cappellacci, accordo Forza Italia-An

Fonte: L'Unione Sarda
9 gennaio 2009


Patto tra Psd'Az e centrodestra: il tavolo resta ancora aperto

A Roma davanti a Berlusconi accordo tra Forza Italia a An. Trattativa di Cappellacci con il Psd'Az.
Sembrava scontato, ma scontato non era. Forza Italia e An hanno trovato ieri a Roma l'accordo politico definitivo per far decollare la campagna del Pdl per Ugo Capellacci. Davanti a Silvio Berlusconi, i vertici dei due partiti hanno messo nero su bianco i punti programmatici, nonché gli equilibri elettorali interni. An potrà indicare due dei sette nomi del listino regionale da affiancare a quello del candidato governatore. Gli altri saranno espressi da Forza Italia (in accordo con le altre componenti politiche del Pdl). Al vertice romano con il premier hanno partecipato Cappellacci, il coordinatore regionale di An Mariano Delogu, il leader nazionale azzurro Denis Verdini e il leader di An Ignazio La Russa. Ancora top secret i nomi dei candidati nel listino, anche se ci sono indiscrezioni sulla presenza dell'ex questore Antonio Pitea e del presidente dell'Associazione invalidi civili Teodoro Rodin.
DIALOGO CON IL PSD'AZ Nel centrodestra resta ancora aperta invece la trattativa con il Psd'Az. Dalla riunione di ieri sera tra i vertici dei quattro mori e Cappellacci non è arrivata la chiusura del cerchio. «L'interlocuzione è seria», hanno puntualizzato i partecipanti all'appuntamento serale in Consiglio regionale. Le linee di convergenza ci sono, come quelle sul programma che il centrodestra presenterà agli elettori. Non c'è ancora certezza, invece, sul ruolo che i sardisti potrebbero avere nel listino regionale, nel caso di apparentamento formale con il Pdl. Di sicuro resta poco tempo per arrivare a una conclusione definitiva, perché domani a Birori si riunirà il Consiglio nazionale del Psd'Az che dovrà mettere il timbro sull'accordo, «con una verifica» delle proposte in campo.
MANINCHEDDA ALL'ATTACCO Non si ferma la battaglia di Paolo Maninchedda con Renato Soru: «Il rosso delle piazze nelle mani di un miliardario diventa un rosa salotto dei panciuti benpensanti», la stoccata dell'esponente sardista. Nel mirino torna poi «il contenuto politico dell'alleanza del centrosinistra», perché «non è un programma, ma una persona». Il consigliere regionale se la prende anche con la «sostanza ideologica» alla base della coalizione che sostiene Soru. «Rifiutiamo il tentativo del governatore di rifarsi a tragedie del passato come il fascismo e il comunismo», Riferimento al battibecco dei giorni scorsi: «Soru punta a costruire un muro di Berlino sopra la testa dei sardi, allontanando i temi della campagna elettorale dai reali problemi della Sardegna».
CRISTIANO POPOLARI Il movimento dei Cristiano Popolari sta per formalizzare la volontà di partecipare alle regionali con simbolo e liste propri in tutti gli otto collegi provinciali. Oggi pomeriggio a Ghilarza (appuntamento alle 16 e 30 nella sala di Casa Badalotti) si riunirà il coordinamento regionale. Partecipano all'incontro il segretario regionale Enrico Piras, il vicesegretario nazionale Antonio Satta e il consigliere regionale Mariuccia Cocco.
SEI-SETTE LISTE PER CAPPELLACCI Alla fine potrebbero diventare sei o sette le liste a sostegno di Cappellacci per l'appuntamento elettorale del 15 e 16 febbraio. Lo schieramento di centrodestra sarà formato dal Pdl (con le componenti interne Forza Italia, An, Fortza Paris, Dc per le autonomie, Uds) dall'Udc, dai Riformatori, dalla lista “Insieme per le autonomie”, legata all'Mpa di Raffaele Lombardo (che candiderà il sindaco di Castelsardo Franco Cuccureddu, capolista a Sassari e Cagliari). In pista c'è anche il Nuovo Psi Sardegna socialista di Raffaele Farigu. Non si esclude poi un sesto raggruppamento che riunirà altre sigle, prevalentemente centriste. (g. z.)

09/01/2009