Carnevale. Oggi Floris e l'assessore Giagoni spiegheranno le ragioni della rivoluzione
Tradizione accantonata per fares pazio alla rievocazione dell'assalto aragonese alle mura
Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it ¦
Carnevale, scende in campo il sindaco. Dopo il grido d’allarme delle associazioni che da sempre organizzavano la manifestazione, nel tentativo di salvare Rantantira e Cancioffali dal nuovo grande evento in appalto, Emilio Floris affiancherà l’assessore al Turismo Gianni Giagoni nella “contro-conferenza stampa” di Carnevale. Nulla trapela sulla strategia difensiva che sindaco e assessore intendono adottare. Floris di sicuro esporrà le motivazioni strategiche che l’hanno spinto ad innovare la manifestazione, mentre è probabile che Giagoni si difenda dalle accuse nei suoi confronti esponendo giustificazioni di ordine sia economico che culturale.
IN PRIMIS contro le spese per le sfilate dei carri degli ultimi anni, poi è facile che punti la lente di ingrandimento sull’effettiva portata culturale della manifestazione. Il Comune sarebbe intenzionato a sollevare la questione della Gioc. Unica depositaria della tradizione cinquantennale del Carnevale cagliaritano, vittima di scelte miopi della dirigenza, la Gioc non è riuscita ad arginare l’emorragia di soci e partecipazione dagli anni ’90 in poi: saltavano agli occhi di tutti, le sfilate lungamente inferiori alle attese, mentre correva veloce il declino della storica associazione stampacina. Lo sfratto dalla chiesa di Santa Restituta, reclamata dal parroco di Sant’Anna per scopi liturgici, è stato il colpo di grazia. Così la Gioc quest’anno è assente dalla manifestazione, esattamente come nel febbraio scorso. Dunque, con la Gioc defunta, secondo il Comune, le associazioni manterrebbero in vita un patrimonio di carnevale limitato agli ultimi 30 anni e non 50. Insomma: non è che ci sia tutta questa tradizione dietro. Tuttavia il Dopolavoro potrà replicare: vantandosi di aver accolto, proprio nell’edizione del 2008, un gruppo di soci della Gioc, aggregato al corteo del Dopolavoro ferroviario. Mantenendo così in vita le note autentiche della Rantantira cagliaritana. Che nel 2009, mancando la volontà di salvarla, potrebbe scomparire definitivamente. ¦