U na musica che corre veloce. Attraversa terre e mari. Attraversa generi, linguaggi, armonie e melodie. Non teme differenze e unisce. Corre veloce, come il ricordo dell'artista, Andrea Parodi, da cui il Premio trae ispirazione. Corre veloce, come le immagini proiettate del suo volto intenso e di una terra cruda e fiera. Corre veloce, come può essere il tempo: quattro minuti per ogni proposta. Per persuadere la giuria e vincere.
Una folla ordinata attende davanti al Piccolo Auditorium di Piazzetta Dettori, a Cagliari, per la serata conclusiva del Premio Parodi - World Music in Sardegna 2014. Frutto della dedizione della Presidente della Fondazione Parodi, Valentina Casalena, con la direzione artistica di Elena Ledda, condotto per questa settima edizione da Gianmaurizio Foderaro e Ottavio Nieddu. Due le giurie chiamate a decretare il vincitore, una tecnica e una critica. Dieci le proposte artistiche in finale. Differenti le provenienze, ma due i denominatori comuni: la contaminazione di sonorità attuali con elementi della tradizione e l'utilizzo di linguaggi fortemente identitari. All'insegna di ricerca e rivisitazione di suoni e ritmi ereditati del repertorio musicale popolare. Sul palco si va dalla dolce melodia dei piemontesi Amemanera con “Sensa la lun-a” alla teatrale e sentita intrepretazione del siciliano Alessio Bondì con “Rimmilu ru' voti”, vincitore della Targa SIAE e della “Tre giorni in studio”.
Poi i sardi Tramas con “Scida!”, Elisabetta Usai & Ergot Project con “Le miel de vie” e il napoletano Lino Volpe con “So' stat'io”. Un inno al coraggio è “Bentu” della sarda Lou Di Franco. Il veneto Leo Miglioranza con “Ndemo xente” si aggiudica il Premio per il miglior testo. Mentre il Premio dei bambini in sala, consegnato dalle piccole Antea e Lara Parodi, va alla friulana Serena Finatti con la sua “Bes di Diu”. Premio della critica e per la migliore interpretazione ai siciliani Tamuna, con il ritmo travolgente della loro funambolica Ciuscia. E, ancora, Premio dei concorrenti per Amemanera, Serena Finatti e Flo. Ma sono il fascino della lingua catalana e le sonorità ricercate della napoletana Flo, con “Olor a lluna”, a fare incetta di premi: miglior musica e migliore arrangiamento. Ed è proprio lei la vincitrice del Premio Parodi 2014. Accompagnata da violoncello, chitarra e percussioni, incanta per qualità ed estrema versatilità vocale, presenza e gusto. Il Premio Albo d'oro 2014 è per i Cuncordu 'e su Rosariu di Santu Lussurgiu, dal 1976 massima espressione della tradizione del canto polifonico isolano.
Nota indimenticabile della serata, la dolcezza della voce vellutata di Abeer Nehme, stella del mondo arabo. «Canterò in aramaico una preghiera per noi, per la pace e per Andrea che ci ascolta», poi prosegue con un tributo all'isola, la toccante interpretazione di “No potho reposare” e un emozionante duetto con Elena Ledda.
Luisa Sclocchis