Intervista all’ex presidente dell’Autorità portuale di Cagliari: “Sto lavorando a un progetto di sviluppo per Cagliari che vada al di là delle contrapposizioni di schieramento, sono pronto a condividerlo per il bene della nostra comunità”
Autore: Federica Lai il 10/01/2015 17:49
Piergiorgio Massidda, dopo la sentenza della Cassazione che ha bocciato il suo ritorno al porto di Cagliari come presidente, lei ha dichiarato di essere pronto a rappresentare la città: sarà candidato sindaco nelle elezioni del 2016?
Penso che alla gente non interessi chi sarà il candidato ma come intenda far crescere la città, che soluzioni proponga per i grandi problemi di Cagliari. Il dibattito sui nomi meglio lasciarlo a chi ha come unico problema occupare posti di potere. Per ora sto lavorando con dei professionisti ad un progetto per la città, cercando di capire quali sono i disagi e i desideri dei cagliaritani. Da qui a un anno e mezzo nei partiti può succedere di tutto, per ora vedo il caos ovunque. Non voglio schierarmi contro nessuno, ma solo costruire qualcosa per dare speranza alla mia città e questo non implica che debba mettermi in prima linea candidandomi. Sono pronto a collaborare con tutti quelli che vorranno condividere questo progetto, di centrodestra o centrosinistra che sia. Cagliari ha un grande futuro, tutti ne parlano ma non vedo atti concreti. Per esempio può diventare la Miami dell’Europa accogliendo nei mesi freddi migliaia di anziani da tutto il mondo, ed utilizzando gli stessi residence per il turismo estivo: sarebbe un modo anche per ridare speranza ai tanti disoccupati.
Se si dovesse candidare con il centrodestra, sarebbe favorevole alle primarie?
Le primarie si sono spesso rivelate un flop, contestate dappertutto. Anche il Pd denuncia infiltrazioni e scarsa trasparenza. A cosa servono senza un progetto per ciascun candidato? Facciamo le primarie delle idee, mettiamo insieme tutte le intelligenze ce ci sono invece di dividerci sui nomi. Il problema è che l’obiettivo è diventato votare un leader, io per esempio non voglio esserlo: sono per la squadra che insieme dovrà scegliere il proprio allenatore. E' la squadra che vince.
Veniamo ai problemi della città: emergenza abitativa, strade sporche, lavoro e stadio. Cosa sta sbagliando questa amministrazione?
Non voglio parlare di errori, ma il punto è che manca una strategia: non c’è una programmazione su niente a partire dallo stadio, fino all’ospedale San Giovanni di Dio. Per non parlare del carcere di Buoncammino, un gioiello posizionato in un punto strategico che ancora il Ministero non ci ha dato perché c’è il rischio che rimanga abbandonato come altre importanti strutture cittadine, come per esempio l’ospedale Marino. Sull’edilizia abitativa c’è una vera e propria emergenza: abbiamo vaste aree abbandonate su cui dovremo ragionare per destinarle alle giovani coppie ma anche agli anziani.
Di recente il sindaco Zedda ha annunciato l’idea di realizzare un albergo al posto dell’ex ospedale Marino: cosa ne pensa?
Cagliari è l’unico posto al mondo con un mare e una spiaggia meravigliosi ma senza un albergo che da sul mare, sono assolutamente d’accordo. Anzi credo che in questi anni si sia solo perso tempo con progetti non compatibili con il Poetto.
Ieri l’assemblea su Medau Su Cramu: una situazione complicata che coinvolge diverse famiglie: a questo punto cosa può fare la politica?
E’ necessario smettere di interpretare la legge nella maniera più restrittiva possibile, in altre parti sono state fatti piani di risanamento: perché a Medau Su Cramu no? Sicuramente si tratta di una realtà in cui qualcuno ha sbagliato e deve pagare, ma sono comunque persone che hanno costruito anni fa e non hanno mai ricevuto una risposta dall’amministrazione: non ci sto che vengano visti come dei delinquenti .
Due anni alla guida del porto di Cagliari, qual è il progetto a cui tiene di più?
Sicuramente sono soddisfatto di aver realizzato i 15 cantieri navali, e avere portato ad alti livelli il settore crociere, infrastrutturato e spostato nel porto canale gran parte del traffico commerciale cittadino. Per non parlare di Luna Rossa e le tante iniziative che abbiamo fatto per far crescere il porto, in primis con nuove assunzioni e portando a Cagliari milioni di euro. Poi c’è quella che io considero un po’ come la mia bambina: la passeggiata dell’Ammiragliato a cui ho contribuito anche nella scelta dell’arredamento.