LIRICO. Imminente la nomina del sostituto del dimissionario Ciarlo
In settimana la scelta del nuovo sovrintendente
Il conto alla rovescia è cominciato l'altro ieri, venerdì la fine delle candidature, il giorno successivo probabilmente la scelta del nuovo sovrintendente. Per il Consiglio di indirizzo (Cdi) del Teatro lirico comincia oggi una settimana di grandi appuntamenti. Non soltanto per l'indicazione del nome della nuova guida artistica del Teatro ma anche per la scelta del sostituto del consigliere dimissionario Pietro Ciarlo. Il costituzionalista, di nomina ministeriale, si è dimesso il 15 gennaio (il giorno stesso dell'audizione in commissione Bilancio della Regione del presidente del Cdi, Massimo Zedda, e del sovrintendente uscente Mauro Meli) lamentando «una situazione di incertezza insostenibile» e «una situazione complessiva di conti che va capita, chiarita, affrontata». Per la nomina del sostituto del professor Ciarlo il ministero delle Attività culturali ha annunciato tempi stretti, forse già nei prossimi giorni.
LE TAPPE Dopo le vicende che hanno portato alla nomina e poi alla sostituzione della sovrintendente Marcella Crivellenti (determinante l'intervento del Tar) con il maestro Mauro Meli, seguito a novembre 2014 dal rinvio a giudizio del presidente della Fondazione Zedda (abuso d'ufficio per la nomina di Crivellenti a sovrintendente, processo il 27 marzo) e dalla fine del mandato per i componenti della Fondazione Teatro lirico, venerdì 16 gennaio il Cdi, nuovo organismo della Fondazione, ha colmato diversi ritardi. Pur riunendosi senza il dimissionario Pietro Ciarlo e il consigliere Francesco Boggio (rappresentante della Fondazione Banco di Sardegna), il Cdi ha dato il via libera al bilancio di previsione e alla stagione lirico sinfonica per il 2015. Il Cdi ha poi deciso di optare per l'avviso pubblico per le candidature a ricoprire la carica di sovrintendente. La scadenza per la presentazione delle domande è il 23 gennaio. «Con ogni probabilità il giorno dopo», ha annunciato il presidente Zedda, «il Consiglio si riunirà per fare la scelta». Nella seduta di venerdì scorso è stato messo in programma anche un incontro con le organizzazioni sindacali del Teatro.
I SINDACATI Organizzazioni che l'altro ieri hanno ricordato il «clima di guerra» attorno al Teatro e che «solo una nota ufficiale del ministero del 14 gennaio, firmata dal direttore generale Salvatore Nastasi, ha contribuito a fare definitiva chiarezza sulla fine del mandato del sovrintendente Meli, ormai già scaduto dal 22 dicembre 2014». Da sottolineare il timore dei sindacati (quindi dei lavoratori) di un possibile commissariamento del Teatro, in riferimento a una nota del del ministero che, non più tardi di qualche giorno fa, ha sollecitato il Cdi a procedere in tempi rapidi alla nomina del nuovo sovrintendente. Alludendo a “pressioni”, i sindacalisti Annalisa Pittiu e Massimiliano Cecalotti (Usb - Fistel Cisl) pongono degli interrogativi: «A chi interessa rallentare o impedire il normale svolgimento dei lavori del nuovo Consiglio di indirizzo? Qualcuno vuole davvero che questo teatro venga commissariato? Di certo non il Cdi della Fondazione, che il 16 gennaio si è riunito e ha approvato il bilancio previsionale 2015 e una nuova stagione artistica economicamente sostenibile e in linea con le entrate certe: previsionle al momento purtroppo di soli 19 milioni, che tuttavia si spera possano crescere, ma in ogni caso ben lontane dai 25.600.000 milioni di euro del previsionale previsti inizialmente». (p. p.)