Camù Giovedì s'inaugura la stagione 2015 dello spazio di via San Lucifero a Cagliari
U n'occupazione totale, dalla sala delle Volte a quella della Torretta fino ad arrivare alla Terrazza, per un mese intero a partire da giovedì quando una cinquantina di artisti prenderanno possesso degli spazi dell'Exmà, a Cagliari. Tre mostre nuove di zecca, realizzate in collaborazione con il consorzio Camù, aprono la stagione del centro comunale d'arte e cultura di via San Lucifero: Roberta Vanali e Efisio Carbone presentano il progetto “Darkkammer”, una camera della meraviglie contemporanea allestita da Silvia Ledda, vista attraverso gli occhi di 40 artisti in una Sala delle Volte completamente pennellata di nero; a Erica Olmetto, invece, il compito di curare la collettiva ospitata nella sala della Terrazza con quattro artisti impegnati in “Post Organico: The Day After”. “Qualcuno, nessuno, sette miliardi” è, infine, l'esposizione personale delle opere di Mauro Serra, che senza una precisa inquadratura stilistica, spaziano tra i diversi settori delle Belle Arti e delle Scienze.
La triplice esposizione verrà presentata giovedì alle 17 e sarà visitabile un'ora dopo. Due le performance che accompagneranno l'inaugurazione a partire dalle 19 quando “WunderWoman in WonderKammer” vedrà protagonista, con il disegno sonoro di Simon Balestrazzi, l'artista Franco Casu, mentre alle 20 nella Sala della Terrazza “No Human Place” sarà eseguita dal videomaker Matteo Campulla.
SALA DELLA VOLTE Quali aspetti dell'arte contemporanea andranno a toccare gli artisti coinvolti? Efisio Carbone e Roberta Vanali per la loro “Darkkammer” sono andati a scovare quaranta artisti, selezionati in tutta Italia, che riuscissero a coprire tutti i mezzi espressivi, dalla pittura alla scultura alla fotografia, dall'installazione alla grafica e molto altro ancora, con l'obiettivo di ispirare, incuriosire e stupire. Proprio come nel XVI secolo accadeva con le Wunderkammer stracolme di oggetti straordinari, la Sala della Volte sarà arredata con le opere di Adriano Annino, Silvia Argiolas, Antonio Bardino, Leonardo Boscani, Matteo Campulla, Piercarlo Carella, Franco Casu, Loredana Catania, Vanni Cuoghi, Elisa Desortes, Jacopo Dimastrogiovanni, Roberto Falchi, Marina Faggioli, Elisabetta Falqui, Nicola Filia, Andrea Fiorino, Matteo Galvano, Elisa Girelloni, Simone Loi, Monica Lugas, Pablo Lopez Luz, Makoto (Codice Bianco), Massimiliano Martino Degli Esposti, Dario Molinaro, Riccardo Muroni, Marcello Nocera, Andrea Nurcis, Giovanni Manunta Pastorello, Massimiliano Picconi, Gui Pondé, Francesca Randi, Laura Saddi, Fabio Saiu, Giuliano Sale, Valentina Sani, Matteo Sanna, Josephine Sassu, Chiara Seghene, Daniele Serra, Manuela Toselli.
SALA DELLA TERRAZZA Matteo Campulla insieme Federico Cozzucoli, Simone Giovagnorio e Alessandro Muscas sono i protagonisti di “Post Organico: The Day After”, la rassegna curata da Erica Olmetto, organizzata dall'associazione DeheArt con ApgS (Associazione per il parco geominerario storico ambientale della Sardegna) e il Museo Geopunto di Iglesias. Per gli artisti coinvolti, l'impegno a sviluppare la tematica dell'estinzione delle risorse naturali e la conseguente trasformazione del territorio, in primo luogo del Sulcis Iglesiente. «Il continuo succedersi delle lavorazioni minerarie ha portato a una sovrapproduzione di scorie che ha reso quasi arido e sterile il paesaggio e, in altri casi, in modo insolito, ha invece creato nuovi germogli di vita», spiega la curatrice. «Il richiamo al Post Organico, movimento artistico degli anni Ottanta, è dettato dall'evidente riferimento al concetto di fusione della macchina, prodotto artificiale creato dall'uomo, con gli elementi organici».
SALA DELLA TORRETTA Affronterà i molteplici aspetti dell'antropizzazione anche Mauro Serra nella sua personale “Qualcuno, nessuno, sette miliardi” allestita nella Sala della Torretta. Opere e installazioni caratterizzate da un impatto visivo fortemente rappresentato dall'utilizzo di scelte compositive e materiali inediti in grado di interagire con gli osservatori e con il luogo di collocazione.
Grazia Pili