L'opposizione bacchetta la Giunta Zedda. Gianni Chessa, PSd'Az: "E' scandaloso che ormai da due anni il quartiere venga privato della piazza: questa amministrazione è lenta e arrogante"
Autore: Federica Lai il 19/01/2015 13:01
Era il 2012 quando un gruppo di teppisti aveva cercato di distruggere i pali dell'illuminazione del parco-giardino tra via Manzoni e via Carducci, sopra il parcheggio multipiano, provocando la chiusura della piazza per motivi di sicurezza. Oggi, a distanza di oltre due anni, il parco è ancora chiuso, e il bando per la gestione di un punto ristoro e uno spazio dedicato ai bimbi rimane da affidare. "Una vergogna - denuncia il consigliere di opposizione Gianni Chessa, PSd'Az, che sul caso ha presentato diverse mozioni in Consiglio comunale - Il quartiere è stato privato di un punto di riferimento per famiglie e anziani: il Comune deve fare rimuovere quei pali pericolanti per riaprire la piazza almeno alcune ore del giorno. Nei prossimi giorni presenterò l'ennesima interrogazione".
A maggio dell'anno scorso l'annuncio dell'assessore comunale ai Lavori pubblici, Luisa Anna Marras, che in risposta ad un'interrogazione aveva assicurato in breve tempo il via ai lavori per il recupero dell'area. Ma da allora tutto tace: nessun cantiere in corso sul tetto del parcheggio, e nessuna novità da parte del Comune. Intanto i residenti di San Benedetto, senza un altro spazio verde nel quartiere a parte il parco della Musica, attendono la riapertura del giardino pensile di via Manzoni. Assoluto silenzio anche sul bando per il rilascio della concessione per l'installazione nell'area di un punto ristoro e di uno spazio dedicato ai più piccoli. La gara d'appalto, bandita nel 2012, non è stata ancora affidata. Tutto collegato, probabilmente, dal momento che lo stesso bando prevede l'obbligo per il concessionario di occuparsi anche dell'apertura e chiusura quotidiana dell'area verde comunale, garantendo quindi la vigilanza. "Tutto troppo lento - aggiunge Gianni Chessa - i lavori devono cominciare il prima possibile, e stavolta devono essere fatti bene. In passato ci sono stati troppi errori, lo dimostra il parcheggio sotterraneo che spesso si allaga: perché i dirigenti non controllano le ditte durante i cantieri? Dobbiamo puntare sulla qualità e non sulla quantità delle opere pubbliche".