Life, il progetto per lo sviluppo economico delle zone umide
Molentargius può diventare volano di sviluppo economico? Sì, ma tanto rimane ancora da fare prima che quel patrimonio della natura, dove un tempo si estraeva sale, e ora habitat ideale per centinaia di specie animali, possa produrre posti di lavoro.
Di sviluppo del parco si è discusso ieri, nella palazzina Sali scelti, in occasione della presentazione del progetto Life, un finanziamento della Comunità europea da 20 milioni (per ora solo virtuali). Un'iniziativa promossa per la Giornata mondiale delle zone umide che coincide con l'anniversario della firma della Convenzione di Ramsar.
«Il grande problema è che manca un ente unico, in grado di gestire i progetti per l'ambiente», commenta amareggiato Michele Camoglio, responsabile del Parco, in prestito dalla Provincia, che presto sarà il terzo direttore in un anno. «Servono finanziamenti certi e ragionare in un'ottica di area vasta. A Santa Gilla si procede in ordine sparso e Molentargius risente di una situazione di precariato».
Ex ospedale Marino, caserme di Monte Urpinu e ippodromo monumenti all'incapacità politica. «Il futuro è capire come produrre economia salvaguardando il territorio», dice Vincenzo Tiana dell'associazione Parco di Molentargius.
Dell'insediamento urbano sorto non sempre in modo regolare a Medau Su Cramu ha parlato il sindaco Massimo Zedda. «È necessario un intervento di riqualificazione per eliminare gli abusi. Dobbiamo puntare sulla terra, anche con la promozione degli orti urbani». (a. a.)