Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Lo sviluppo oltre i soliti campanili

Fonte: La Nuova Sardegna
3 marzo 2015

Primo confronto fra Regione e Comuni per condividere una strategia territoriale


CAGLIARI La programmazione territoriale sarà presto il banco di prova della qualità del rapporto fra Regione ed Enti locali. È sul modello della Conferenza permanente Stato-Regioni che la Sardegna vorrebbe muoversi per condividere fra centro e periferia le scelte strategiche. Con questo obiettivo è stato avviato il confronto fra la Giunta e le associazioni dei Comuni. Il presidente Francesco Pigliaru l’ha detto all’inizio della riunione: «Dobbiamo pensare allo sviluppo dei territori. Nella Finanziaria abbiamo messo una chiara idea di crescita diffusa. Non devono più esserci pezzettini di sviluppo, bisogna assolutamente uscire da logiche campaniliste e puntare a uno sviluppo che sia di tutti e per tutti. È un progetto su cui la Giunta è molto determinata e se il tavolo con gli Enti locali avrà questo obiettivo comune siamo aperti al confronto, per giocare assieme una partita enorme che richiede infrastrutture e capitale umano, ma anche scelte coraggiose». A proporre un immediato salto di qualità nelle relazioni fra la Regione e le amministrazioni comunali è stato di rimando il presidente dell’Anci, l’associazione dei Comuni, Piersandro Scano: «Da parte nostra – ha detto – vogliamo concorrere a orientare i processi di programmazione e contribuire a bloccare il fenomeno dello spopolamento con progetti mirati». Una battaglia, quella contro lo spopolamento, sposata in pieno dalla Giunta nel Piano regionale di sviluppo. «L’unica soluzione possibile è ricreare in quei Comuni oggi sotto scacco opportunità di lavoro. Dobbiamo attrarre le imprese con procedure snelle e dar loro motivazioni perché scelgano quei territori», ha detto l'assessore al Bilancio, Raffaele Paci. Anche per l’assessore agli Enti locali, Cristiano Erriu, è «importante che ci sia un confronto continuo fra la Regione e gli Enti locali, tra l’altro previsto dalla riforma sull’assetto dei Comuni dopo la soppressione delle Province, perché servirà per governare al meglio gli investimenti e renderli ancora più efficaci sui territori». D'accordo sulla necessità d’ispirarsi anche in Sardegna alla Conferenza Stato-Regioni è stato l'assessore alle Riforme, Gianmario Demuro: «Quel modello è ottimo per arrivare a soluzioni che siano il più possibile condivise nel campo delle scelte strategiche soprattutto abbiano una a visione non più locale ma territoriale degli investimenti».