Il boom delle visite guidate negli angoli segreti della città
Un po' l'effetto Dan Brown, un po' la consapevolezza di non conoscere il posto dove si vive, un po' la passione per la storia, un po' la romantica fascinazione per rovine, sotterranei, misteri e segreti: fatto sta che ogni fine settimana, a Cagliari, c'è almeno una visita guidata ai tesori nascosti (o scomparsi) della città. Queste escursioni-conferenze di solito fanno il pienone: ci sono volte in cui, a passeggiare incuriositi per Castello, Marina, Stampace o Villanova ci sono anche 50 persone. «Cagliaritani, principalmente, ma a volte anche curiosi arrivati da altri centri», racconta Angelo Pili: «Alcune settimane fa una coppia è venuta apposta da Alghero». Il pubblico tipico? «Molto variegato: sia persone di alta cultura che persone che se ne vogliono fare una. L'età media, se ci sono visite alle cripte, scende un po'».
Cinquantasei anni, appassionato di storia, Pili è l'anima di una delle associazioni più attive sul fronte del turismo social-culturale: Aloe Felice (le altre vanno dalla storica Amici di Sardegna a Sardegna sotterranea, fino alle antesignane Italia nostra e Sardegna da Salvare). Sarà lui, domani e domenica mattina, a guidare due escursioni alla scoperta della Cagliari segreta. Ci si prenota al telefono (340/3602365), per e-mail (redazioneap@gmail.com) o su Facebook (Aloe Felice), si paga una quota di 6 euro (bambini e ragazzini gratis) e ci si ritrova per due ore e mezza di passeggiata «tra santi guerrieri, statue ritrovate, copie della Santa Sindone, chiese rupestri e cripte sotterranee, confraternite della Morte, chiese perdute e chiese ritrovate».
Domani (dalle 17) il programma, messo a punto in collaborazione con la confraternita “Priorato di Sion”, prevede tappe nella chiese e cripte di Sant'Agostino (dove si ammireranno la statua di Santa Giovanna D'Arco, del 1925, ritrovata di recente dopo decenni di oblio in un magazzino e ora esposta nel torrino adiacente alla chiesa di Sant'Agostino, e una copia in miniatura della Sindone inviata da Torino), Santo Sepolcro, Santa Chiara. Si parlerà della Cagliari medievale e dei Templari, della peste nera, di camposanti, di reliquie. «Il tutto condito di leggende, aneddoti, curiosità, modi di dire legati alla città», sorride Pili. Tappa finale, alle 20, a Sant'Agostino per la proiezione di un documentario sulla Sindone. Domenica mattina, tour di Villanova.
Ogni via, ogni piazza, ha la sua storia: basta saperne raccontare le trasformazioni nel corso dei secoli. Pili, a ogni visita, si porta dietro libri, consiglia titoli, indica le biblioteche dove si possono trovare in prestito dei testi per approfondire. «C'è voglia di storia - racconta - e anche un ritorno alla fede». Infatti i confratelli del Priorato di Sion, che fanno volontariato alla chiesa di Sant'Agostino, si fregano le mani: «Il nostro scopo è fare in modo che le persone si riavvicinino alla chiesa», spiega Massimiliano Melis, 45 anni. «Queste iniziative incuriosiscono, e molti che vengono in visita poi decidono di tornare».
Marco Noce