Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Santa Maria di Betlem svelerà tutti i suoi segreti

Fonte: La Nuova Sardegna
13 marzo 2015

Ieri presentate le iniziative in programma in Sardegna il 21 e il 22 marzo
Per la prima volta i sassaresi potranno visitare l’intero complesso della chiesa
 

di Sabrina Zedda 

 CAGLIARI Il complesso storico e religioso della Chiesa di Santa Maria in Betlem per la prima volta senza lucchetti. E’ questa la grande sorpresa che la sezione sarda del Fai (Fondo per l’ambiente italiano) ha preparato per i sassaresi, e non solo loro, in occasione dell’edizione numero 23 delle Giornate di primavera, in programma il 21 e il 22 marzo. Per due giorni sarà possibile ammirare e conoscere, anche negli anfratti rimasti sinora segreti, uno dei monumenti più cari a sassaresi, quello all’interno del quale sono custoditi i “Candelieri” che ogni anno, ad agosto, vengono fatti uscire per l’omonima festa annoverata dall’Unesco tra il patrimonio immateriale dell’umanità. Il programma delle Giornate Fai di primavera è stato illustrato ieri dalla presidente regionale del Fai, Maria Antonietta Mongiu, e da una delegazione dei rappresentanti delle diverse delegazioni provinciali: Maria Teresa Accardo (Fai Sassari), Gabriella Macis (Fai Nuoro), ma anche la rappresentante dei Fai giovani, Giulia Medas. Accanto a loro il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda e quello di Tempio, Romeo Frediani, l’assessore alla Cultura del Comune di Sassari, Monica Spanedda, e il direttore dell’ex carcere di Buoncammino, Gianfranco Pala. Da Sassari a Luras, passando per Tempio Pausania sino a Cagliari sono cinque i tesori che il Fai invita a scoprire sotto lo slogan “Ricordiamoci di salvare l’Italia”, scelto per sensibilizzare sul fatto che ciascuno, anche con un’offerta minima, può contribuire a salvare e valorizzare le bellezze architettoniche, artistiche, naturali di cui il nostro paese è ricco. Per l’occasione a fare da Cicerone saranno mille studenti provenienti soprattutto dalle scuole superiori. Giornate di primavera significa anche sensibilizzazione sull’ambiente: per questo i sindaci renderanno possibile recarsi ai luoghi da visitare in bicicletta o a piedi, mentre l’Ente foreste contribuirà con dei suoi alberi a formare le file che terranno in ordine i visitatori. «Le file che si formeranno per l’ingresso ai siti scelti vogliamo che siano considerate delle opportunità per fare comunità e dialogare», ha detto Maria Antonietta Mongiu. Sull’apertura della Chiesa di Santa Maria, invece Maria Teresa Accardo ha auspicato che sia il primo passo perché attraverso la riscoperta della ricchissima biblioteca e degli altri spazi a molti sconosciuti, si vada nella direzione di un progetto che renda il complesso un punto di incontro fisso per tutti i sassaresi.