CONSIGLIO. Le richieste bipartisan
Alle 16,23, nel palazzo di via Roma, c'è chi si diverte ad accostare la visita della Presidente ad alcune, curiose, coincidenze. Il giorno dell'eclissi, intanto. Per La Presidente «è un segno di buon auspicio». Per il club dei pessimisti invece è «un segnale inquietante perché gli impegni di Laura Boldrini potrebbero oscurarsi fino ad annullarsi». Altra coincidenza: il 20 marzo è la vigilia dell'inizio della primavera, e oggi a Oristano si potrà far festa, grazie alla sapiente regia di Caterina Pes , che ha messo su un programma intensissimo nel suo territorio di competenza. Terza coincidenza, rivelata dal sindaco Massimo Zedda : ieri era «la giornata internazionale della Felicità». Evviva.
LA SEDUTA Squilla la campanella e il padrone di casa dà inizio ai lavori, con un discorso tosto. Gianfranco Ganau parte dall'esigenza di «un nuovo Statuto perché quello vigente non è più sufficiente. La Sardegna ha bisogno di maggiori poteri e maggiore autonomia». E giù con la denuncia che «la Sardegna paga un prezzo salatissimo alle servitù militari (il 61% di quelle italiane si svolge nell'isola)». I dati impressionanti sulla disoccupazione, poi: «quella giovanile è al 54,2%, quella femminile arriva al 57».
IL GOVERNATORE Molto lucido anche il Presidente della Regione. Tre, le idee-forza che pone all'attenzione della Boldrini: l'esigenza del bilanciamento dei poteri legislativo ed esecutivo, i temi del regionalismo e del neo centralismo e la difesa delle specialità della Sardegna. Francesco Pigliaru segnala «la velocità con la quale lo Stato procede a tagliare le risorse e l'estrema lentezza dello stesso quando si tratta di erogare ciò che spetta alle Regioni, come nel caso della nostra vertenza sulle entrate. Noi sollecitiamo una leale collaborazione con lo Stato: noi facciamo la nostra parte, e vorremmo che lo Stato facesse le propria e non insistesse nel progressivo disimpegno con la chiusura di uffici, scuole e caserme». Anche Pigliaru insiste perché «venga riequilibrato il rapporto territorio sardo-servitù militari» e i suoi toni diventano ancora più decisi quando si riferisce al «pericolo che la Sardegna debba ospitare le scorie nucleari. Se così fosse, la nostra reazione sarebbe molto determinata». Lo stesso altolà sulle scorie lo manifesta Pietro Pittalis , che comunque apprezza molto la decisione della Presidente di visitare la Sardegna (il capogruppo forzista le dà il benvenuto in limba e la invita ad apprezzare il significato autentico de su ballu tundu quando visiterà il Nuorese).
LA REPLICA «Non faccio parte dell'esecutivo - ribadisce La Presidente - ma posso comunque svolgere un ruolo di pungolo nei confronti dell'esecutivo sulle questioni che mi state segnalando. Non vedo pericoli per la vostra autonomia e la vostra specialità, nell'ambito del processo di riforme del Paese». A proposito di istituzioni, Laura Boldrini pensa che «il Parlamento deve ritornare a essere il cuore pulsante della vita del Paese». Per finire, un pensiero ai bambini. «Sono stata in Grecia - racconta -, negli orfanotrofi, lì dove la percentuale di abbandono dei bimbi è del 330%. Da lì occorre partire per capire come sta un popolo, con l'obiettivo di far respirare la democrazia».
A. Di.