Irrigazione sotterranea per “spingere” i ficus a cercare l'acqua in profondità
Zedda: progetto pilota in viale Trieste e in viale Merello
Cresciute come radici, diventate barriere architettoniche. Capaci di sventrare strade e marciapiedi e rendere la vita impossibile a chi in città si muove a piedi. Oppure in carrozzina. Una riemersione dal fondo della terra che impone interventi drastici. Da piazza Garibaldi a viale Trieste. Da piazza Matteotti fino a viale Merello.
Alberi antichi, guai attuali. Ogni tanto qualcuno ci inciampa e si fa male. E ogni tanto non resta che l'abbattimento per prevenire guai seri provocati dalle cadute spontanee di vecchi “patriarchi”. Colpi d'ascia comunque e sempre contestatissimi. Di sicuro servono progetti e programmi definiti per salvare alberi ma anche strade, marciapiedi, condotte idriche. I frequentatori di piazza Giovanni se le ricordano ancora, le radici guastafeste. Passeggiate impossibili. Sconsigliate. Poi la rinascita. Un po' come in piazza del Carmine, dove la pavimentazione è stata sollevata e l'inconveniente eliminato.
LE EMERGENZE Restano le altre emergenze. Quelle che ogni giorno i cagliaritani sopportano. Subiscono. Così il Comune ha deciso di correre ai ripari con un progetto pilota. «Sperimentale», dice il sindaco Massimo Zedda. «Interverremo in due tratti di viale Merello e di viale Trieste, due strade con caratteristiche diverse tra loro ma unite da un problema comune. Nel primo caso l'emergenza è ancora più forte visto che i marciapiedi sono stretti e ormai camminarci sopra è impossibile. In viale Trieste le radici hanno più che altro scalzato le zone dei parcheggi».
IL PROGRAMMA L'intervento consiste nella messa in posa di un sistema di irrigazione sotterraneo che “convinca” le radici ad andare a cercarsi l'acqua a fondo e non in superficie. Un'abitudine legata anche ai tempi di potatura scelti in passato e non sempre corretti, come aveva confermato il direttore del Dipartimento di scienze botaniche, Mauro Ballero. Questa pianta assume acqua anche dalla chioma, tagliarla nei periodi sbagliati, oltre l'autunno, favorisce l'ingrossamento delle radici e il sollevamento del terreno.
LA STRATEGIA «Sceglieremo per verificare la positività del progetto due tra i più compromessi tratti di viale Merello e viale Trieste. Se dopo un periodo d'osservazione del comportamento delle radici i risultati saranno positivi si completerà il lavoro. Come dire, se i risultati sono andati ben in questi tratti non potranno che andar bene nel resto della strada», spiega Massimo Zedda. Solo allora si procederà con la sistemazione delle aiuole e la ricostruzione della pavimentazione. In campo, assessorato ai Lavori pubblici, all'Ambiente e alla Viabilità. Obiettivo: salvare il patrimonio verde di Cagliari nonostante non siano, i ficus, alberi “cittadini”, cancellare il loro impatto sui marciapiedi e piazze (l'intervento di recupero interesserà anche piazza Garibaldi e piazza Gransci) senza un eccessivo sperpero di soldi pubblici.
Andrea Piras