ESPOSIZIONE. Domani all'Exmà e da venerdì (e sino al 10 maggio) da Tuttestorie a Cagliari
P ersonaggi misteriosi che stuzzicano la fantasia, incuriosiscono e incantano. Figure nate e cresciute intorno a un fuoco crepitante o davanti a una tazza di latte fumante che raccontano di un'isola che forse non c'è. “Contus Antigus. Sardegna, i racconti” è una mostra collettiva di illustrazione che da domani all'Exmà di Cagliari (via San Lucifero a partire dalle 19) mette insieme undici disegnatori alle prese con altrettante figure dell'immaginario sardo. Dopo l'inaugurazione, da venerdì, la mostra verrà ospitata dalla libreria Tuttestorie di via Orlando 4 fino al 9 maggio.
A chiamare a raccolta gli artisti è l'illustratrice Aurora Cacciapuoti, natali a Iglesias e domicilio a Cambridge, che per se stessa ha tenuto la storia di S 'ammutadori , un folletto dispettoso, demone del sonno. «L'idea di questo progetto - racconta Aurora - è nata quando vivevo ancora in Sardegna, i contus e i personaggi hanno nutrito il mio immaginario. Ho girato la proposta agli illustratori sardi e si è creata una vera squadra che ha saputo raccontare un pezzo della nostra terra». Ognuno ha scavato tra i ricordi, ha interrogato anziani parenti, ha affrontato vecchie paure «perché a questo servono le fiabe: a trasportarci nei luoghi e nelle tradizioni per capire i motivi più profondi». Ne è convinta Monica Monachesi, direttore artistico de “Le immagini della fantasia”, Mostra internazionale d'illustrazione per l'infanzia di Sàrmede, che condurrà nel pomeriggio di domani, dalle 15 alle 18, il corso di formazione “Lo Spazio della meraviglia” rivolto a insegnanti, operatori e bibliotecari. Ma chi sono gli illustratori coinvolti? Maria Chiara Aresti ha scomodato Don Giuanninu infurradu, Giorgia Atzeni ha riscoperto Luxia Arrabiosa, donna avara e superba, Silvia Ciccu ha incontrato Sa mama 'e su soli . Le Janas , invece, dalle grotte sono finite nell'inchiostro di La Fille Bertha mentre Ignazio Fulghesu ha preferito Su carru 'e nannai, Agnese Leone consiglia di appoggiare sulla porta una scopa di saggina per fermare Sa sùrbile, la strega-vampiro. Marjani Aresti mette in guardia dalle Panas , mai rivolgere loro la parola mentre lavano i panni insanguinati, Evelise Obinu insegna a sfuggire dal malocchio delle Majardas barbaricine, Mario Onnis racconta il menu della Mama 'e funtana , la vecchia che cattura i bimbi che si avvicinano ai pozzi e li trasforma in salsicce, mentre si riscopre la grotta di Su Mannau e le origini fiabesche del suo nome con Giulia Sollai.
Grazia Pili