Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Un patto tra Regione e Comuni

Fonte: L'Unione Sarda
14 aprile 2015

Programmazione territoriale: ecco 4 miliardi di euro per i progetti “dal basso”

Hanno deciso di dare il via alla programmazione territoriale assieme: Regione (il governatore Pigliaru con gli assessori a Bilancio ed Enti locali) e autonomie locali (i presidenti di Anci e Cal, Pier Sandro Scano e Giuseppe Casti). Tutti nella stessa stanza, ieri, per lanciare l'avviso pubblico di manifestazione d'interesse, «per dimostrare plasticamente che questa è un'avventura che conduciamo insieme, noi e i Comuni», ha esordito Raffaele Paci. Anzi, ha precisato il presidente, «noi e le Unioni di Comuni, perché bisogna abbandonare la logica dei campanili che si è rivelata incapace di produrre sviluppo». Tutti d'accordo: si parte dal basso privilegiando i progetti delle autonomie, vere protagoniste della programmazione.
Le proposte dovranno arrivare dai territori (Comuni associati in Unioni, a loro volta associate tra loro), ma anche dalla Città metropolitana di Cagliari. Ragionare sulle opzioni di sviluppo di ogni territorio significa, secondo il capo della Giunta, «parlare di agricoltura, infrastrutture, servizi, evitando gli squilibri tra zone costiere e zone interne. Del resto, lo spopolamento dell'interno è causato in primo luogo dalla mancanza di lavoro». A disposizione, fra fondi europei infrastrutture, fondi nazionali e mutuo ci sono circa quattro miliardi di euro, e ogni Comune in forma associata non può partecipare a più di un progetto territoriale. La procedura prevede, dopo la risposta alla manifestazione (che resterà aperta fino alla chiusura della legislatura), la scrittura del progetto da parte di Regione ed Enti locali, e il passaggio alla fase di approvazione.
Cristiano Erriu ha ricordato che «siamo in fase di riforma degli enti locali, che punta a costruire un nuovo assetto. Stiamo costruendo una dimensione nuova: i Comuni sono il vero motore dello sviluppo e i protagonisti del cambiamento».
Pier Sandro Scano è d'accordo, ma fino a un certo punto. Nel senso che «è vero, c'è da essere soddisfatti per il nuovo ruolo che si sta costruendo per la programmazione». Eppure, ha precisato, «poiché la conferenza permanente Regione-Enti locali ha bisogno di una nuova veste organizzativa, chiediamo che il Consiglio regionale faccia presto sul riordino degli enti locali». Ancora, Pigliaru ha parlato di logica dei campanili da abbandonare, «ma non vorrei», ha puntualizzato Scano, «che passasse il concetto per cui ciò che finora non ha funzionato sia da addebitare ai Comuni, perché in trent'anni spesso la Regione non è stata all'altezza». Sul dimensionamento scolastico («necessario» per Pigliaru), Scano ha ricordato che «la chiusura di una scuola è una sconfitta». Casti, infine, ha rilanciato: «Va bene la programmazione unitaria, però bisogna essere chiari e capire chi deve fare cosa».
Roberto Murgia