Il Consiglio di Stato spegne l'ultima speranza: anche l'Emerson come tutti gli altri chioschi del Poetto dovrà adeguarsi alle direttive comunali, diventare “temporaneo” e smontare durante i mesi invernali. I giudici romani hanno confermato la sentenza del Tar Sardegna del 2013 e respinto il ricorso presentato dal titolare, Alessandro Murgia, contro il Comune, che nel 2006 aveva rilasciato una concessione edilizia poi annullata con un provvedimento del 2013.
Una revoca ritenuta ingiusta da Murgia che si era rivolto prima al Tar e poi al Consiglio di Stato. Nella sentenza definitiva il manufatto viene giudicato «una nuova costruzione urbanisticamente rilevante, destinata a un uso permanente». Per questo viene ribadito che «le strutture consentite dovevano avere essenziale caratteristica di essere precarie e temporanee». Inoltre, «il rilascio della concessione edilizia in favore del solo Murgia», spiegano i giudici, «realizza un'evidente disparità di trattamento rispetto ai 15 gestori titolari di concessioni demaniali». Senza dimenticare che anche l'Emerson «è collocato entro i 300 metri dalla battigia, in una zona di pregio ambientale».
Con l'approvazione del Pul, comunque, i nuovi chioschi resteranno aperti tutto l'anno.
Veronica Nedrini