Da alcuni giorni i fastidiosi insetti hanno invaso le case del centro storico
il primo fastidio dell'estate
«Incredibile, già in questo periodo ci sono le blatte». È furiosa Barbara Corona, residente di via Piccioni: l'estate non è ancora arrivata ma gli sgraditi ospiti hanno ripreso a occupare le abitazioni del centro storico. «Normale», esordiscono dal centro regionale antinsetti, «è sufficiente un aumento della temperatura e dell'umidità per rivederle in circolazione».
LA SITUAZIONE Il problema già si pone. Ma, se non altro, è stato evitato quel buco nero burocratico che frenava gli interventi: in passato, per effettuare le disinfestazioni, occorreva mettere insieme centro antinsetti, Abbanoa (che doveva aprire le grate) e il Comune. Il meccanismo ora è più semplice. «Appena riceviamo una segnalazione», spiegano dall'Urp del Comune, «la giriamo al centro antinsetti». Che, rispetto al passato, può intervenire direttamente senza coinvolgere la società idrica.
GLI INTERVENTI In realtà, dagli uffici di via Pessagno spesso gli operatori si muovono a prescindere. «Ci sono», aggiunge Claudio Cabras, dirigente del centro provinciale antinsetti, «interventi programmati. E poi, quando riceviamo segnalazioni, andiamo ad effettuare sopralluoghi anche in luoghi privati». Solo che le blatte (periplaneta americana, per usare la terminologia scientifica anche se, negli appartamenti, è molto più probabile l'infestazione da blatella germanica) non possono essere sfrattate così facilmente. «Anche perché», riprende Cabras, «spesso le case non sono sufficientemente isolate». Magari una colonia viene sterminata ma, attraverso le condotte, arriva un'altra femmina che crea un nuovo gruppo.
LA LOTTA Occorre, dunque, “isolare” la casa. E poi capire che genere di blatta si è insediata nell'appartamento: trovare un esemplare giovane ha un significato diverso rispetto al rinvenimento di un adulto. Così come la presenza di una femmina dà ulteriori indicazioni. Vengono piazzate trappole in tutta la casa per inviduare l'eventuale nido. Solo dopo quel momento, comincia la lotta vera e propria. Certo, gli insetticidi possono uccidere gli insetti. Ma si tratta pur sempre di veleni che vengono dispersi nell'ambiente (e non sono ancora stati studiati a fondo gli effetti che possono avere sull'uomo). Fortunatamente, la ricerca scientifica va avanti anche su questo versante: ora, c'è in commercio un gel; basta una minima quantità per “coprire” circa 40 metri quadri. La blatta ingerisce il prodotto, muore nella tana e, visto che viene mangiata dagli altri insetti, stermina il resto della colonia. «Con trappole e gel, il problema può essere risolto».
Marcello Cocco
DECRETO DEL PRESIDENTE D