Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Pochi operai nei cantieri Cinque strade,

Fonte: L'Unione Sarda
9 giugno 2015

Nelle settimane scorse commercianti e residenti avevano protestato

 ieri mattina erano al lavoro in 17 


Cinque operai al lavoro in via Garibaldi, tre in via Abba, zero al Bastione, tre in viale Buoncammino, quattro in via Sassari. Totale: quindici unità lavorative in cinque cantieri. Questo il dato rilevato ieri mattina. Se la media fosse questa, nei 49 cantieri attivi in città per la realizzazione di opere pubbliche sarebbero al lavoro circa 150 operai. Una cifra ben distante dai 700 indicati nove giorni fa all'Unione Sarda dal sindaco Massimo Zedda e dall'assessore ai Lavori pubblici Luisa Anna Marras alla voce “posti di lavoro creati dai cantieri pubblici”.
«Il numero complessivo di 700 occupati è da riferire a tutti i cantieri avviati tra la fine del 2013 e i primi quattro mesi del 2015», precisava ieri l'amministrazione comunale. Insomma, a quella cifra si arriva considerando ben più dei 49 cantieri attivi in questo periodo, e includendo «anche quelli per il verde pubblico». Nel conteggio degli operai al lavoro ieri bisogna quindi aggiungere anche i due che stavano potando gli alberi in viale Buoncammino, nel tratto a ridosso di Porta Cristina. E siamo a 17.
Il tour dei cantieri è stato compiuto ieri mattina fra le 11 e le 13,15, dunque prima del violento acquazzone che si è abbattuto sulla città. Prima tappa in via Giuseppe Abba, dove è in corso il rifacimento del marciapiedi a partire da via Garibaldi in direzione via Sonnino: tre gli operai al lavoro. Poco più su, in via Garibaldi, un'ampia porzione della strada, a valle dell'incrocio con via Oristano, è recintata; all'interno nessun operaio. Se ne vede uno poco più su, vicino all'edicola: sta liberando dalle fascette una pila di lastre di granito. Dalla parte alta della strada scende un mezzo meccanico, un Bobcat, guidato da un altro operaio: deve caricare un pallet carico di lastre e portarle su, all'altezza dell'incrocio con via Iglesias, dove altri tre operai stanno sistemando con cura la corsia centrale della pavimentazione.
Al Bastione Saint Remy, invece, la situazione sembra identica ad alcune settimane fa: la terrazza, come allora, è interamente recintata e costellata di transenne, scavi, cumuli di detriti; la differenza è che stavolta non si sente nemmeno più battere dall'interno del Café degli Spiriti. Nessun operaio in vista.
In viale Buoncammino, nel primo tratto di cantiere verso Porta Cristina sono in corso lavori di potatura: il massetto è già stato gettato e la parte più esterna del marciapiede è già stata lastricata con il granito. Più avanti, nel tratto di cantiere oltre l'edicola, all'altezza dell'incrocio con via Anfiteatro, tre operai sono indaffarati con la pavimentazione attorno a un chiosco in legno. In via Sassari, all'altezza dell'incrocio con il corso Vittorio Emanuele, una ruspa è in azione: attorno, tre operai.
Da più parti (per esempio in via Garibaldi o al Bastione), nelle settimane scorse si sono levate voci di protesta: quando si subiscono disagi (e, per i commercianti, cali di fatturato), la sensazione che i lavori vadano a rilento diventa esasperante. L'assessore Marras, ieri impegnata in una riunione, non ama questo tipo di rilievi: più volte ha insistito sul fatto che nei lavori pubblici si susseguono varie fasi, non tutte esternamente visibili ma tutt'altro che “morte”. Vedere un cantiere privo di operai, insomma, non significherebbe che quel cantiere sia inattivo. Quanto alla tempistica dei lavori, la Giunta ha sottolineato che i tempi tra ideazione dell'intervento ed esecuzione a Cagliari sono più bassi della media europea (tre anni e mezzo contro quattro) e dimezzati rispetto a quella nazionale (che oscilla tra i sette anni e mezzo e gli otto).
Marco Noce