Gli oleandri piantati in via Scano, via della Pineta e via Milano - tutti con sfumatura implacabilmente alta - hanno rivolto un'interpellanza al sindaco nella speranza di ricevere una risposta. Si lamentano di essere stati ridotti a tristissimi cubi verdi e tenuti in questo stato per imperscrutabili ragioni: decoro urbano?, esigenze di traffico?, febbre da cesoie?, capriccio estetico? Di conseguenza non riescono mai a fiorire: appena spunta un rametto fuori perimetro, ci pensa la squadra dei visigoti comunali: zac, e tutto torna a posto. Anziché consentirgli di crescere ad alberello, come succede in molte altre strade cittadine, gli oleandri di via Scano e dintorni sono stati condannati a restare nani e brutti. Diversamente oleandri, insomma. E mai che un tecnico municipale, magari colto da un raptus di altruismo, si sforzi di far capire il senso di questa operazione.
Sarebbe bello ricorrere a una simulazione, per immaginare cosa diventerebbero queste vie se gli oleandri fossero lasciati liberi di crescere. Per averne un'idea basta fare un giro nel resto di Cagliari. Mettete dei fiori nei vostri neuroni.