Insieme alla Tasi e all'Imu, la Tari completa il quadro della Iuc (Imposta unica comunale). Questa imposta serve per finanziare i costi per la gestione dei rifiuti urbani e ha una scadenza e una rateizzazione variabile a seconda delle disposizioni di ogni singolo Comune. A Cagliari, per esempio, la prima rata scade a giugno: è previsto comunque che i bollettini di pagamento arrivino direttamente a casa.
La tassa è destinata a tutti gli utilizzatori di un immobile che producono rifiuti urbani per i quali il Comune assicura il servizio di raccolta e smaltimento.
Tutte le utenze sono divise in due macro categorie: domestiche e commerciali. Per la Tari non è la rendita catastale a guidare il calcolo dell'imposta, ma la superficie calpestabile dell'immobile e il numero degli abitanti (nel caso delle utenze domestiche).
L'importo delle utenze domestiche si ottiene moltiplicando i metri quadri per la tariffa fissa stabilita dal Comune. A questa cifra va aggiunta la tariffa variabile, stabilita in base al numero dei componenti del nucleo familiare.
Per quelle non domestiche, invece, si moltiplicano i metri quadri della superficie calpestabile per la tariffa fissa della categoria merceologica di appartenenza. A questa cifra si aggiunge il prodotto tra metri quadri e tariffa variabile della categoria. (mat.s.)