Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La rabbia dei piccoli Comuni «Dimenticati dal Governo»

Fonte: L'Unione Sarda
13 luglio 2015


La conferenza a Cagliari. Fassino (Anci): «Serve un patto con Roma»

 




Fronte unito dei sindaci nella vertenza col governo. Il senso della quindicesima conferenza dei piccoli Comuni, organizzata a Cagliari dall'Anci, è cercare di rialzare la testa e riprendersi spazi di autonomia e diritti. Diversamente il collasso è alle porte.
GOVERNO ASSENTE È stato il presidente nazionale dell'Anci e sindaco di Torino, Piero Fassino, a ribadire con toni anche abbastanza netti che «i Comuni devono ottenere più autonomia finanziaria e fiscale». Un appello caduto nel vuoto, almeno in sala, perché il principale interlocutore rinuncia all'invito e al dibattito non c'è traccia di nessun rappresentante dell'esecutivo guidato da Renzi. «L'assenza non fa male a noi sindaci, ma al governo che deve ascoltare i Comuni perché così eviterebbe di commettere alcune sciocchezze», dice lapidario Piersandro Scano, presidente dell'Anci Sardegna. Grido d'allarme anche per la tutela dei primi cittadini, sempre più esposti a intimidazioni e minacce.
RIVENDICAZIONI Fassino, durante il suo intervento, cerca di fare una sintesi dopo le numerose testimonianze di sindaci in difficoltà. «È necessario un patto governo-enti locali per restituirci il compito di decidere i nostri investimenti», dice il sindaco di Torino, «è giusto che governo e parlamento traccino gli obiettivi ma noi dobbiamo usare le risorse». Non solo, Fassino parla di un ulteriore cambio di rotta: «Tasi e Imu devono finanziare i Comuni». Il malessere è palese e il governo è sempre più visto non come interlocutore ma come antagonista. «Ci è stato chiesto di contribuire al risanamento dei conti pubblici e non ci siamo tirati indietro», sottolinea Fassino, «ma con il 7,3% della spesa complessiva dello Stato e il 2,3% del debito pubblico, evidentemente il problema non siamo noi».
L'ATTACCO Piersandro Scano a ogni occasione sottolinea che «non c'è differenza tra Comuni piccoli e grandi perché tutti soffrono. Bisogna fermare il bombardamento sulla finanza locale». Scano guarda all'interno dei confini regionali e lancia un avvertimento alla Giunta sulla riforma degli enti locali: «Siamo partiti bene ma ho l'impressione che adesso ci si stia impantanando. Forse farebbero bene anche a riprendere il dialogo, visto che il disegno di legge, ora di nuovo in discussione è concordato con noi: sul prossimo non è detto che saremo altrettanto d'accordo».
L'ASSESSORE L'assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, risponde alle esternazioni di Scano affermando che «nel testo di riordino degli enti locali non c'è nessuna deviazione rispetto all'impianto originario che vede protagonisti Regione e Comuni». Intervento anche del presidente della Regione, Francesco Pigliaru per ribadire che «servono forme associate di servizi perché allo stato attuale i piccoli Comuni non hanno a disposizione strumenti per dare risposte ai cittadini».
Matteo Sau