VIA PORTOSCALAS.
Tre inquiline hanno già trovato un altro tetto, la quarta è all'estero
Lesioni e cedimenti, controlli anche sull'edificio confinante
Crepe in più punti lungo la parete dal piano terra al tetto. Lesioni larghe alcuni centimetri non solo nell'intonaco ma anche nei mattoni. Notte difficile per chi vive nella palazzina al civico 2 di vico Vittorio Emanuele II, piccola e stretta strada che collega il Corso a via Portoscalas: alle 3 l'intervento delle squadre dei vigili del fuoco ha svegliato e fatto scendere in strada gli inquilini dei cinque appartamenti sistemati sui tre livelli dell'edificio. Troppo pericoloso stare lì, la caduta dei calcinacci e la dimensione delle fessure ha imposto lo sgombero immediato per evitare che, in caso di crolli, il problema strutturale si trasformasse in tragedia.
Così in men che non si dica tre donne, due anziane e una più giovane, si sono trovate all'aperto e hanno dovuto cercare in fretta e furia una nuova sistemazione, dopo aver messo tutti gli effetti personali e le proprietà in borse e buste trasformate in valigie di fortuna. Due di loro hanno trovato accoglienza dai parenti più stretti, la terza è stata aiutata dai servizi sociali del Comune e provvisoriamente resterà in un edificio non distante da quello che occupava sino a ieri. Una quarta persona, al momento in vacanza in Tunisia, è stata raggiunta telefonicamente e avvisata di quanto accaduto.
«Da settimane chiedevamo l'intervento dell'amministrazione», ha denunciato sconfortata una delle (ex) inquiline, che in quell'alloggio era arrivata dopo essere stata mandata via da un altro ugualmente pericolante. Chiamate legate al continuo allargarsi e allungarsi delle crepe, problemi che col tempo hanno provocato i primi cedimenti visibili nei pezzi di intonaco spessi diversi centimetri e sparsi per le scalette che portano al Corso Vittorio: conseguenza dei lavori di sistemazione dei sottoservizi e della pavimentazione in via Sassari e nello stesso Corso? «Non si può escludere», hanno spiegato i soccorritori. Secondo i residenti, il continuo scavare e le vibrazioni provocate dai mezzi meccanici avrebbe contribuito a peggiorare una situazione forse già precaria. Sta di fatto che tutta la zona è stata transennata dalla polizia municipale, intervenuta con due pattuglie e lo stesso comandante Mario Delogu, mentre il lavoro di messa in sicurezza dello stabile è stato portato a termine dai vigili del fuoco, arrivati con tre mezzi e una decina di uomini aiutati da quelli della protezione civile. Sarebbero seriamente lesionate anche le pareti interne, e resta da verificare la stabilità della palazzina adiacente con ingresso al civico 20 di via Portoscalas: lì si trovano due bed and breakfast e anche un affitta camere.
Solo quando mancavano pochi minuti a mezzogiorno il primo intervento di soccorso è stato portato a termine. Nei prossimi giorni saranno compiuti accertamenti più approfonditi con strumenti adatti a capire se l'edificio sia abitabile. È possibile, questo il sospetto, che siano presenti lesioni anche nelle fondamenta. Nel frattempo via Portoscalas in quel tratto è stata chiusa al traffico.
An. M.