La consegna dei mezzi slitta. L'Anci: il dimensionamento è stato gestito male
I destini incrociati dei giovanissimi studenti di tre paesi investiti dal ciclone dimensionamento ha qualcosa di stupefacente. I bambini di San Nicolò Gerrei andranno alle elementari a Ballao, i ragazzini di Ballao studieranno alle medie di San Nicolò, e da Armungia i piccoli di materne ed elementari finiranno anche loro a Ballao. Non sono lunghi viaggi, pochi chilometri anche se su strade non proprio super, ma il pulmino promesso dalla Regione, il 14 settembre non ci sarà. Dovrebbe arrivare tra quattro mesi, qui e nelle altre decine di piccoli centri dove le scuole sono state cancellate, e nel frattempo, si salvi chi può.
Ci sono sindaci che hanno chiesto preventivi ad agenzie private e tireranno fuori i soldi dai loro magri bilanci. Altri stanno cercando di consorziarsi per pagare lo scuolabus assieme e studiare orari di ingresso scaglionati nelle diverse aule. Altri ancora non ne vogliono sapere di accollarsi spese e organizzazione: si arrangeranno le famiglie.
«Tutta l'operazione di dimensionamento è stata impostata e gestita in modo approssimativo e superficiale», interviene Pier Sandro Scano, presidente dell'Anci, «avevamo sottolineato da febbraio che con le normali procedure adottate dalla Regione non ci sarebbe stato il tempo sufficiente per predisporre il trasporto».
C'era stata battaglia, le comunità, i genitori, gli insegnanti, si erano opposti al piano. Dicevano che sì, il superamento delle pluriclassi andava anche fatto, ma non subendo i diktat del ministero, secondo freddi calcoli ragionieristici. L'Anci aveva fatto una proposta costruttiva: stop per questo anno alle chiusure, tempo pieno con risorse regionali e un piano scolastico intrecciato con i progetti di sviluppo territoriale per contrastare la morte economica e sociale dei piccoli centri. Ma non c'era stato verso. L'assessore Claudia Firino aveva inviato a tutti i sindaci una bella lettera, spiegando che «a volte ci si trova a farsi la guerra, a tirare la coperta piuttosto che imparare a restare tutti al caldo», che «perseverare nell'esistente dimostra di non funzionare» (sic), chiedeva «a tutti uno sforzo immaginativo per ridisegnare le comunità», per «tessere una mappa di servizi». E proseguiva: «Noi (nel senso di Regione (ndr.) ci siamo, con le risorse per il trasporto, l'innovazione. l'orientamento e la motivazione dei ragazzi, l'edilizia, i campi sportivi, le biblioteche, i servizi». Il primo dei quali, appunto, il trasporto. Nel frattempo la complicata procedura di acquisto dei mezzi è stata avviata, fondi europei e ok di Bruxelles, bando per le amministrazioni, graduatoria, eccetera.
Il 12 agosto, il direttore generale della Pubblica istruzione, Elisabetta Schirru, manda una comunicazione a 45 sindaci e 7 Unioni di Comuni: «In merito alla procedura di assegnazione di scuolabus agli Enti... si informa che il rispetto dei tempi per l'espletamento della gara indetta con determinazione del 17 giugno 2015 e per la successiva fornitura dei mezzi, consentirà la consegna degli stessi non prima dei mesi di dicembre 2015/gennaio 2016. Si rammenta che ai Comuni che sono stati oggetto di soppressione di plessi scolastici verrà garantito un contributo per la copertura delle spese di gestione. Cordiali saluti».
«In sostanza, ci hanno detto: arrangiatevi», sottolinea il sindaco di Morgongiori, Renzo Ibba. «Le istituzioni devono assicurare in ogni modo la frequentazione della scuola dell'obbligo, non ostacolarla. Noi pagavano un'insegnante e un ausiliario per far funzionare la nostra scuola, ed eravamo contenti così. Invece ci hanno fatto chiudere e ora i nostri 13 bambini devono spostarsi ad Ales, e ci chiedono pure di pagare». Marcello Mura, primo cittadino di San Nicolò Gerrei, sostiene: «In qualche modo ce la faremo ci stiamo lavorando, certo, ci avevano garantito che per il 14 settembre il pulmino lo avremo avuto. Invece anticiperemo il costo del servizio». Furioso il sindaco di Segariu, Andrea Fenu: «Ci hanno chiuso le scuole e poi hanno pensato al resto, ma non sarebbe stato normale fare il contrario? Io ha già fatto una delibera per il noleggio di un mezzo e sto anticipando tutto, attendo il «contributo» della Regione, per ora non quantificato».
Comunque, il 20 agosto, l'assessore Firino ha fatto sapere che ci sono complessivamente «un milione 800 euro per il trasporto scolastico, a disposizione dei Comuni oggetto di dimensionamento. La situazione è sotto controllo: considerati gli inevitabili tempi tecnici e amministrativi, la Regione garantisce la copertura dei costi del periodo di attesa».
Aggiunge Pier Sandro Scano: «Temiamo che la vicenda non si chiuderà qui. Qualcuno in assessorato sa che gli autobus non camminano da soli? Sa che hanno bisogno di gasolio? Sa che sono indispensabili gli accompagnatori, più il sostegno per i bambini diversamente abili?».
Cristina Cossu