AEROPORTO.
Il dato contraddice un buon 2015. Voli soppressi e pochi posti nei nazionali
C alo di quasi quindicimila trasportati, quasi tutti dall'estero
Una flessione a gennaio (2.600 passeggeri in meno), e il resto del 2015 con numeri da record come ad esempio quelli di maggio, quando l'aeroporto di Elmas ha movimentato oltre trecentomila passeggeri in arrivo e in partenza, facendo segnare +8,81 per cento (significa oltre 26 mila movimenti di persone in più) rispetto al maggio 2014.
AGOSTO AMARO L'aeroporto cresce ma non ad agosto, quando all'improvviso compare un segno meno in controtendenza con la “ripresina” delle presenze turistiche. Pur sfiorando mezzo milione di passeggeri in partenza e in arrivo (498.216), ad agosto lo scalo ha smarrito nel cielo quasi quindicimila passeggeri. Il saldo negativo rispetto a maggio 2014 è del 2,89 per cento. Il dato è deludente non soltanto se rapportato con l'aumento delle presenze turistiche, ma soprattutto nel confronto con quelle che potremmo definire le “assenze” turistiche: di chi, nel sud Sardegna, sarebbe voluto venire per trascorrere un periodo di vacanza, ma non vi è riuscito perché i voli nazionali erano pieni. Mancavano, come ha sottolineato più di una volta L'Unione Sarda , i posti per trasportare i turisti a Elmas, oltre che quelli per consentire ai sardi di lasciare Cagliari e dirigersi a Roma o a Milano, in una sorta di continuità territoriale che, di continuo, non aveva poi tanto.
LA SOGAER È stata davvero l'insufficiente offerta di posti, quindi di voli pianificati dalle compagnie aeree nazionali, a far registrare quel segno meno davanti al dato di agosto? Premesso che la tendenza annuale resta positiva - fino al 10 settembre, Elmas ha movimentato 2.690.705 passeggeri, cioè 37.511 in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso - alla Sogaer (la società della Camera di commercio che gestisce lo scalo) sono di parere diverso: «La contenuta flessione di agosto in un anno che mediamente fa registrare una crescita del 2,4 per cento», è la lettura del direttore generale Alessio Grazietti, «è da attribuirsi quasi esclusivamente al traffico internazionale. Dei 14.800 passeggeri in meno, 14.300 sono legati a collegamenti esteri».
IL CALO Si scopre che l'aeroporto di Elmas è stato tradito soprattutto dai russi (seimila in meno), ma non è da trascurare nemmeno «la cancellazione della rotta Ryanair su Valencia», che vale un calo di 2.800 trasportati ad agosto. Ci si è messa anche Air Berlin a rovinare, anzi ad attenuare, il trend positivo del 2015: «La compagnia ha ridotto i voli su Zurigo e Dusseldorf, facendo mancare seimila passeggeri, e questa perdita è stata solo parzialmente compensata dall'incremento dei voli con la Svizzera da parte di Easy Jet, che ha portato 2.600 passeggeri in più», evidenzia Sogaer. «Altre perdite meno significative», aggiunge Grazietti, «si sono registrate su Colonia con Germanwings, Bratislava con Travel service, Barcellona con Vueling e Tunisi con Tunisair, per un totale di quattromila passeggeri». Poco conta il calo di Meridiana su Londra Gatwick (-2.400 trasportati), perché British Airways ne ha portati quattromila in più con i voli sugli scali di Gatwick e Heatrow, entrambi londinesi.
GLI INCENTIVI Quindi il segno meno viene da oltre confine, e resta da scoprire perché. Sogaer ritiene di saperlo: pochi soldi a disposizione per incentivare le compagnie a collegare la Sardegna con il resto d'Europa. «L'indisponibilità di risorse per l'incentivazione delle rotte internazionali», conferma il dg della Sogaer, «non ha reso possibile promuovere ulteriori importanti sviluppi del traffico che tuttavia, grazie alle relazioni intrecciate e agli sforzi della società di gestione, si avvia a chiudere la stagione estiva con un segno complessivamente positivo». Che sarebbe potuto essere ben migliore, se Regione e Camera di commercio avessero investito sui “turisti volanti”.
Luigi Almiento